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Spettacoli gratuiti

Patrizio Oliva dal Civico: "Dalle macerie della vita si può ricostruire il futuro"

L'ex pugile e il trasformista Ennio Marchetto alla Spezia con cinque date in maggio. Questa mattina alla Spezia la presentazione dei due spettacoli che faranno ripartire il teatro cittadino.

Il sindaco Peracchini, Patrizio Oliva e Matteo Taranto

Il teatro Civico riparte per il pubblico con due spettacoli gratuiti: Patrizio vs Oliva di e con l’ex olimpico di pugilato Patrizio Oliva e The Living Paper Cartoon di Ennio Marchetto, trasformista veneziano amatissimo a livello internazionale. Dopo la chiusura del teatro al pubblico nel febbraio 2020 per via delle restrizioni anti Covid, il sipario si alzerà nuovamente giovedì 13 maggio 2021 alle ore 19 (in replica venerdì 14 e sabato 15, allo stesso orario) con “Patrizio VS Oliva”, tratto dal libro “Sparviero – La mia storia” di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva (edizioni Sperling & Kupfer), con Patrizio Oliva e Rossella Pugliese, per la regia di Alfonso Postiglione.
Sabato 29 e domenica 30 maggio, sempre alle ore 19, a salire sul palco sarà Ennio Marchetto, comico, trasformista, cabarettista veneziano di fama internazionale, Leone d’Oro al Festival di Venezia, con “The Living Paper Cartoon”, realizzato insieme al fashion designer e costumista olandese Sosthen Hennekam.

I due eventi sono stati presentati questa mattina proprio sul palco del Teatro civico con un ospite d’eccezione: Patrizio Oliva con un collegamento via web. Incalzato da Matteo Taranto ha raccontato qualcosa di sé e del suo passaggio dal ring al palco.
“Sono felice di venire alla Spezia perché tutta la mia carriera è legata alla Liguria e a Genova, ma sono ancora più felice che alla Spezia riparta il teatro. La pandemia ci ha fatto cadere a più riprese e il teatro ha dimostrato di avere sempre la forza di alzarsi. Il mio spettacolo è tratta dalla mia biografia che non è quella classica in cui si raccontano anche le proprie marachelle. Il mio intento è quello di dare un messaggio ai giovani: raccontando loro la mia storia perché spesso noto che si fanno infatuare dalla ricchezza effimera. Nonostante una persona possa venire dalle macerie della vita può costruire il futuro. Io sono nato da una famiglia poverissima: avevo un padre violento, un fratello morto a 15 anni, una madre vessata dalla violenza. Ho sempre cercato di seguire la strada della legalità che è sinonimo dei libertà. Questo spettacolo è una risposta a qualsiasi difficoltà e noi abbiamo il dovere di superarlo. Il soprannome “Sparviero” me lo dette Franco Esposito, mio amico e giornalista, più volte vincitore del premio Bancarella perché, secondo lui, avevo le stesse caratteristiche di quell’esile e veloce rapace. In questi anni che mi sono affacciato al palco non ho potuto fare a meno di notare le similitudini tra l’attore e il pugile. Prima di salire sul ring e sentire il gong mi passavano mille preoccupazioni per la testa, come un attore che deve salire un palco e ha paura di dimenticare tutto. Ma tutto finisce quando comincia l’incontro oppure si alza il sipario.
Il pugilato è una metafora della vita. Quando il pugile va al tappeto va ale corde è l’immagine perfetta dell’uomo che si rialza”.
Per il sindaco Peracchini: “Il Teatro Civico non si è mai fermato, ma è una grande emozione annunciare la riapertura al pubblico con i prossimi due spettacoli: uno di Patrizio Oliva con la storia della sua vita dedicata alla boxe e l’altro di Ennio Marchetto, trasformista già Leone d’Oro – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – ancora più emozionante sarà ritrovarsi qui al Civico finalmente tutti insieme per assistere agli spettacoli che saranno in più serate e in orario anticipato per consentire la contingentazione degli ingressi, accogliere tutto il pubblico possibile e garantire il ritorno a casa entro il coprifuoco. E per questa ripartenza, l’ennesima, abbiamo voluto che gli spettacoli fossero ad ingresso gratuito. La macchina organizzativa è preparata al minuto e al dettaglio proprio per una massima serenità e sicurezza e godere di una serata di ritrovata normalità a teatro: il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini da oltre un anno, noi dobbiamo offrire la possibilità di non rinunciarvi, ma al limite calibrarle nuovamente perché senza cultura, arte, teatro non è possibile rinunciare.”
“In un momento così delicato per tutti noi, il teatro torna ad affacciarsi, a farsi presente, ricoprendo ancora una volta il ruolo fondamentale nella società che viviamo fornendoci strumenti, indicazioni, momenti di riflessione, emozione, intrattenimento, così necessari a tutti noi da oltre un anno digiuni. – affermano Matteo Taranto e Alessandro Maggi – Il Teatro Civico della Spezia, con le donne e gli uomini che in questi mesi hanno continuato a lavorare senza sosta nel totale rispetto delle regole decide, dopo una lunga sosta forzata, di tornare alla ribalta cittadina col pieno supporto del Comune della Spezia, lanciando con coraggio un segnale forte di vitalità, regalando alla cittadinanza due spettacoli di grande fattura e forte impatto emotivo, entrambi metafora e soluzione alla condizione che stiamo vivendo.

Il primo, “Patrizio vs Oliva”, è la storia in prima persona della vita di un campione olimpico che ha scritto una delle pagine più belle e drammatiche della storia del nostro pugilato. Un racconto popolare ricco di dolcezza nel rapporto con la madre e di umanità, in una Napoli densa di ricordi e suggestioni sostenuto dal tipico coraggio e rivalsa di chi non si arrende di fronte alle grandi difficoltà per realizzare i propri sogni. Sarà lo stesso Patrizio Oliva, in veste di attore teatrale, ad accompagnarci in questo viaggio arrivando dritto al cuore dello spettatore. Il secondo spettacolo sarà nelle mani di un’altra eccellenza italiana, vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia, a New York premiato per il miglior spettacolo off-Broadway e a Londra vincitore del Laurence Olivier Award per il miglior spettacolo comico. La sua performance è stata vista in oltre 80 paesi nel mondo con oltre 8 milioni di visualizzazioni su You Tube. Amato da grandi e piccini, Ennio ci farà sognare, ridere e cantare trasportandoci in un’atmosfera surreale di grande leggerezza, divertimento e condivisione, quello che più che mai oggi sentiamo di avere perduto e che solo il grande Teatro può tornare a donarci”.

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