“E’ una goliardata riuscita male, non c’è dietro nessun gesto politico e ce ne scusiamo. Speriamo che non influisca su tutto il lavoro che è stato fatto dalla borgata quest’anno”. E’ il commento presidente della borgata di San Terenzo Matteo Passalacqua a seguito del gesto, il braccio destro alzato che poteva ricordare il saluto romano, di uno dei figuranti con la fascia da sindaco a bordo del carro delle autorità.
Nella sua sfilata il San Terenzo ha narrato il viaggio della borgata verso la Morin con suoni musica colori e il palco delle autorità ed è all’angolo tra Corso Cavour e Via Chiodo che si è consumato il “fattaccio”. “In molti hanno notato quel gesto – ha proseguito Passalacqua – e nel modo più assoluto la borgata si dissocia dall’episodio e ribadiamo che non c’è nessuna apologia. Siamo venuti a conoscenza dell’episodio subito e non vogliamo in nessuna maniera far passare un messaggio sbagliato”.
Lo scopo della sfilata è quello di divertire, a volte anche con qualche sfottò come in questo caso e una velata ironia, è comunque la goliardia ad accompagnarla. E a fare chiarezza è anche il figurante con la fascia da sindaco: “Era un clima di festa e come spirito sono davvero lontano da quel periodo storico. Amo la borgata, amo la città e ho fatto tante sfilate”.