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"no a processi sommari"

"Cartelle a orologeria? Tratterrò il verbale del consiglio"

Toni accesi in consiglio comunale a Lerici. Il capogruppo Vara: "Avete voluto evitare invii prima delle elezioni?". La replica dell'amministrazione: "Dichiarazioni indecenti e inaccettabili".

Comune di Lerici

Parole forti sul finale dell’ultimo consiglio comunale lericino, dedicato al bilancio e alle pratiche collegate. Tutto parte da una considerazione di Roberto Vara, capogruppo di ‘Noi siamo il Golfo dei poeti’. “Per il 2021 – ha affermato l’esponente dell’opposizione – notiamo un aumento delle entrate di natura tributaria, da 14 a 16 milioni, dovuto a recupero di presunta evasione Tasi e Imu. Come mai si è pensato di inviare nel 2021 notifiche relative all’anno 2015? Non potevano essere inviate nel 2019 o nel 2020? Questa scelta è forse dovuta a scadenze di termini oppure è stata adottata per ragioni diverse, per evitare cartelle prima delle elezioni? E ancora, se i termini non erano scaduti, perché effettuare un invio massiccio di cartelle in un periodo così difficile, in cui cittadini sono provati dagli effetti economici della pandemia? Non vi sembra poco opportuno, qualora evitabile, mettere le mani nelle tasche dei lericini in modo così pesante, per altro su questioni così discutibili e ricorribili, come l’interpretazione della normativa Tasi?”. Quindi la replica dell’assessore al Bilancio, Aldo Sammartano, intervenuto per delle “precisazioni prima che la discussione prenda una piega delirante come l’intervento (riferito a Vara, ndr) che c’è stato poc’anzi. Immaginare una politica dei tributi fatta in chiava elettorale – ha affermato – è una cosa indecente, che meriterebbe che lei prendesse e scrivesse e facesse denuncia. È inaccettabile, per me e per tutti i funzionari. È inimmaginabile pensarlo”.
L’ingegnere ha poi chiesto un intervento ‘tecnico’ alla dott.ssa Serio, alla guida del Servizio finanziario dell’ente, la quale ha spiegato che “da prassi i controlli tributari procedono un anno alla volta, anche per non gravare eccessivamente sui cittadini. Diamo priorità agli anni in scadenza, in questo caso il 2015. Normalmente questi invii più massivi vengono fatti verso novembre-dicembre, ma quest’anno il lavoro è stato rallentato dalla problematica Covid-19. Inoltre, la normativa, avendo sospeso le attività per 85 giorni nel corso del 2020, ha dato la possibilità agli enti di notificare gli atti anche successivamente al 31 dicembre, per un periodo corrispondente alla sospensione”.

Ha poi preso la parola il sindaco, Leonardo Paoletti. “Non mi sono mai piaciuti i processi sommari – ha detto – e mi sono sempre preso la responsabilità di presentare esposti, mettendo nero su bianco quel che non ritenevo corretto. È chiaro che tratterrò la registrazione e il verbale (del consiglio, ndr), perché a pensar male non si sbaglia mai e non vorrei che i cittadini di Lerici preferissero pensare male”. Ha quindi così proseguito: “Ritengo che il capogruppo Vara sia andato in giro per Lerici a fomentare questa visione delle cose e, siccome voglio mettere uno stop, questo verbale andrà a finire dove deve andare a finire. È inaccettabile che si facciano processi sommari, come per il taglio di piante laddove non vengono tagliate o per cartelle spedite ‘a orologeria’ da questa amministrazione, quando invece i nostri funzionari portano avanti un lavoro certosino per gravare il meno possibile sui cittadini. Che in questo Comune ci siano aguzzini che gestiscono notifiche e richieste di pagamento tasse per interessi personali è una cosa che io pretendo sia cancellata in origine da ogni retropensiero dell’ultimo dei cittadini di Lerici, e a questo provvederò come sindaco”.

“Alle mie ipotesi – ha ribattuto Vara – ha sufficientemente risposto la dottoressa Serio. Ipotesi che sono state confermate dalla dottoressa, visto che normalmente le notifiche vengono inviate in autunno invece sono state emesse nei primi mesi dell’anno. Evidentemente era lecito chiedersi il perché dello spostamento. Credo che se in questa riunione c’è stato un atto di opportunità, quello è stato l’uso del termine ‘delirante’. E non vedo in che modo le parole del sindaco possano considerate opportune, anche perché in questo consiglio penso sia lecito chiedere tutto quello che può servire ai cittadini in merito alla conoscenza e comprensione dei fatti amministrativi e delle scelte che da questi derivano. È nell’ambito delle possibilità amministrative traslare temporalmente un invio di cartelle. Non vedo cosa ci sia di strano”. “Non starà a noi pensare se in quello che ha detto lei c’era qualcosa di strano”, la sibillina chiusura del primo cittadino.

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