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Romito, cafaggio, ruffino

Case ‘dorate’ a Lerici, ecco la situazione oltreconfine

Allo studio di Palazzo civico un bando per aiutare a comprare un'abitazione in uno dei territori più cari della provincia.

Pugliola

Tra le iniziativa adottate in questi anni dall’amministrazione Paoletti per aumentare i residenti di Lerici, c’è stato il bando per concedere sostegni al pagamento dell’affitto a chi decide di mettere le tende nel territorio comunale. Adesso, come emerso nel corso dell’ultimo consiglio comunale, è allo studio un ulteriore bando, questa volta non volto a sostenere il pagamento dell’affitto, bensì l’acquisto di una casa. Con l’obbiettivo, come spiegato dal capogruppo di maggioranza Marco Muro, delegato alla residenzialità, di “stimolare l’acquisto della prima casa nel nostro comune facendo in modo che le giovani coppie restino qui invece che, ad esempio, andare a comprare casa ad Arcola, come succede quasi quotidianamente”. Del resto, stando sul caso menzionato dal consigliere, il gradino tra i robusti valori immobiliari lericini e quelli arcolani non è indifferente, e, quando si ha magari a che fare con un reddito mediobasso, non è certo peregrina l’idea di rinunciare alla salsedine per risparmiare qualcosa sull’acquisto.

Che dicono i numeri? Dicono – la fonte è l’Osservatori immobiliare dell’Agenzia delle entrate –, per cominciare, che un’abitazione economica a Lerici paese ha un valore di mercato tra i 2.200 e i 3.300 euro al metro quadrato; discorso analogo per la fascia Solaro, Pugliola, Pozzuolo, Falconara, Santa Teresa; poco sotto (2.100-3.100 euro) San Terenzo semicentrale non fronte mare; Guercio e Senato tra 1.000 e 1.500 euro al metro; Muggiano 1.100-1.600; infine la forbice 2.750-4.100 euro al metro dell’arco collinare soprastante Fiascherino e Tellaro. Questo per menzionare alcune aree del Lericino, sottolineando che per abitazioni economiche, come recita la guida dell’Agenzia delle Entrate, si intendono unità immobiliari residenziali “con finiture esterne ordinarie prive di elementi di pregio e con collegamenti verticali ed orizzontali di dimensioni limitate. Le rifiniture sono di tipo media fattura, con materiali che non hanno caratteristiche di particolare qualità. È provvista di impianti sufficienti ma, in caso di fabbricati di avanzata vetustà, incompleti”. Allo stadio superiore stanno le abitazioni di tipo civile, che, a livello di valore sul mercato, spesso non di distaccano più di tanto dalle economiche (considerate in questa analisi).

Il punto sulla menzionata Arcola, che in effetti propone un metro quadro ben più leggero. Le abitazioni economiche del centro storico arcolano stanno tra i 700 e i 1.050 euro al metro; invece a Ressora, al Ponte e a Romito il valore va dai 900 ai 1.350 euro. Da Lerici si può ‘svicolare’ anche verso La Spezia: una terra di confine è Pitelli, dove il valore di mercato delle abitazioni di tipo economico va dai 1.100 ai 1.650 euro; mentre molto più alla portata sono la zona di Ruffino e la porzione spezzina del Muggiano (900-1.350 euro). Dall’altro capo del territorio lericino c’è poi il comune di Ameglia: inutile dire che Montemarcello è zona costosa (abitazioni economiche con valore di mercato tra i 2.200 e i 3.300 euro al metro); non particolarmente alla portata anche Bocca di Magra e Fiumaretta (1.750-2.600); mentre sono ben diverse e più a tiro per una giovane coppia le situazioni del Cafaggio e di Camisano (1.000-1.500), analoghe a quella del Senato, unico lembo lericino che si affaccia sul Magra.

La ‘morale’ è che, sì, comprare casa fuori Lerici può ben giovare alle tasche. Certo, meno giova lasciarsi alle spalle l’aria di mare, i due castelli, l’arco collinare col Golfo in faccia e tutto il resto, ma le ragioni del portafoglio, per chi magari sta mettendo i primi mattoni per costruirsi una famiglia, prevalgono. E l’elaborazione del bando sull’acquisto della casa – la cui notizia ha suscitato un certo dibattito, e, chissà, potrebbe trovare la medesima risonanza nazionale che incontrò il sostegno all’affitto – va proprio nella direzione del dare un po’ più di scelta a chi oggi vede come sola opzione valida l’andare a comprare oltre confine.

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