Una va, l’altra viene, la terza scarica. Scene di ordinario turismo a Vernazza, nel cuore delle Cinque Terre. Se l’immagine delle stazioni affollate e dei treni in cui si sta pigiati come sardine è ormai una costante delle estati nella delicata Riviera Spezzina, quella via mare è l’altra faccia della medaglia di un turismo sempre più sviluppato. E spoporzionato rispetto alla conformazione del territorio, alla sua fragilità e alla sua capacità di accoglienza.
Nonostante gli sfrozi del Parco nazionale delle Cinque Terre, il problema permane e non potrà essere risolto da un unico attore in gioco, per quanto autorevole. Vernazza poi – avvertono gli operatori – è il più richiesto dei cinque borghi. Vuoi perché è una delle cartoline del paesaggio antropizzato italiano nel mondo, vuoi perché baricentrica rispetto alla costa.
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