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"serve rafforzare il pubblico per garantire a tutti il diritto alla cura”

Natale: “Nove anni di fallimenti e Gratarola propone la solita minestra riscaldata che ha portato la sanità allo sfascio: accordi con privati”

Davide Natale e Angelo Gratarola

“Non ci stupisce che a poco più di un anno dall’annuncio roboante dell’assessore Gratarola che dichiarava che grazie a un accordo con Toscana ed Emilia Romagna avrebbe messo un freno alle fughe dei pazienti, un accordo costato 52 milioni di euro solo nel 2021, la situazione delle fughe in Liguria sia peggiorata. Lo avevamo detto allora e lo ripetiamo oggi, la Giunta Toti ha sempre pensato di risolvere i problemi della sanità ligure con manovre economiche che nulla hanno a che vedere con politiche sanitarie lungimiranti. C’è un elemento ancora più preoccupante: l’incremento esponenziale delle fughe, con un costo a carico della Regione passato da 70 a 100 milioni di euro, ha sicuramente aumentato anche il dato delle persone che hanno rinunciano a curarsi, perché chi non ha una rete sociale, un familiare su cui contare per gli spostamenti o è privo della disponibilità economica, alla fine non ha altra scelta che rinunciare”. Così Davide Natale, segretario del Pd Liguria, che aggiunge: “Ma nonostante questo, oggi Gratarola, che si candida a essere di nuovo assessore alla sanità, torna a insistere che l’unica soluzione per risolvere o arginare le fughe dei pazienti in altre regioni è pagare il privato. L’esperienza di nove anni di fallimenti di questo centrodestra non gli ha insegnato nulla. Avrebbero dovuto assumere nuovo personale medico, soprattutto in quelle specialità dove c’è più carenza, creare le condizioni perché i medici anziché fuggire verso il privato rimanessero nel pubblico, pensando a incentivi ad hoc. Avrebbero dovuto assumere Oss, infermieri, personale tecnico. Invece Gratarola torna a riproporre la solita minestra riscaldata: accordi con i privati.  In nove anni sono stati in grado solo di mettere in piedi un carrozzone inutile come quello di Alisa che ora rinnegano anche loro. Serve cambiare pagina in maniera radicale, per assicurare un servizio sanitario pubblico in grado di garantire un diritto universale, quello alla cura. La nostra sarà una battaglia per l’equità sociale, quell’equità che il governo di centrodestra in Regione ha distrutto”.

 

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