“Nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco si legge: <San Francesco chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza>. La frase si può applicare al progetto di costruzione di un villaggio turistico nel bosco di Vallestrieri, sopra alla Serra”. Si apre così un intervento di Emanuele Nebbia Colomba, consigliere comunale a Lerici.
“Nella delibera di giunta che ha adottato il progetto si parla di complesso eco sostenibile – prosegue il capogruppo di Siamo il Golfo dei poeti -, a me pare piuttosto un caso di green washing insostenibile da diversi punti di vista. Ambientale, come hanno già sottolineato Legambiente, Comitato Vallestrieri e Pd, perché si vanno a costruire 11 unità ricettive con 38 posti letto in un bosco di lecci e a trasformare ad uso agricolo (recupero agronomico) sei ettari di bosco.
Ma anche economico, perché le associazioni di categoria hanno stimato un calo del fatturato del 20%-30% del comparto turistico nello Spezzino nell’estate 2024 (fonte Repubblica). Ammettendo ottimisticamente un’occupazione di 150 notti all’anno per 38 persone per 200 euro a notte, quando il privato rientrerebbe dalla spesa di 7,2 milioni? Nel nostro territorio abbiamo già anche troppe ‘rigenerazioni urbane’ incompiute”.
Affermato che “sull’assurdità di risolvere il presunto degrado edificando ha già detto la presidente del Parco”, il consigliere di opposizione ed esponente Pd conclude: “Chiedo alla giunta: perché non lasciare questa zona selvatica facendo una manutenzione dei sentieri e promuovendo un turismo escursionistico, rispettoso della comunità e davvero sostenibile?”.
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