“Le opere e le infrastrutture sono necessarie allo sviluppo e alla sicurezza del territorio. Il ponte di via Falcinello deve essere abbattuto e ricostruito, per la sicurezza idraulica non solo dell’intero quartiere ma di tutto il centro storico: un intervento che tutte le parti politiche hanno chiesto e invocato, e che questa amministrazione è riuscita ad avviare”. Lo scrivono in una nota la capogruppo Devoto e i cosiglieri della lista “Cristina Ponzanelli Sindaco” Battaglia, Borsi e Ravecca in merito alle polemiche nate sulla chiusura dell’infrastruttura che attraversa il Calcandola.
“Fino a due settimane fa – osservano i consiglieri di maggioranza – il PD chiedeva che si realizzasse in fretta il nuovo ponte, oggi parlano di un disagio per realizzarlo che è tanto oggettivo quanto inevitabile, per realizzare opere e infrastrutture importanti come queste. Serve serietà, senza rincorrere la piccola polemica di giornata e contraddire se stessi pur di accusare in qualsiasi modo una giunta che sta realizzando quanto non è stato fatto in passato. Tiberi e il gruppo di Guccinelli spiegano che sono contro tutte le infrastrutture e le opere avviate da questa amministrazione. Per una volta, almeno, sono sinceri: sono quindi contro la nuova scuola, contro il nuovo ponte di via Falcinello, contro la nuova passerella tra Battifollo e Crociata, contro la nuova passerella sul Calcandola, eccetera. Sono contro a tutti, innamorati del loro immobilismo. Noi abbiamo un’idea diversa: le opere e le infrastrutture sono necessarie alla crescita, allo sviluppo e alla sicurezza di un territorio, legando quartieri che sono stati separati tra loro e dal centro da decenni. Lasciamo gli altri ad essere contro a tutto, pur di essere contro chi governa oggi. Sulla condivisione, invitiamo gli amici colleghi a leggere anche i giornali a cui mandano i loro comunicati e a partecipare a qualche incontro con le consulte di quartiere, perché non li abbiamo mai visti. Su questi temi serve serietà ed è tanto ovvio che demolire e ricostruire un ponte sia un intervento quanto necessario che carico di disagi nel periodo dell’esecuzione. Cogliere questi lavori per dire che tutte le infrastrutture siano sbagliate è testimonianza di politica miope, strumentale e incapace di guardare oltre al proprio naso. La lasciamo agli altri”.
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