“Siamo in gabbia e chissà per quanto dovremo ancora rimanerci”. Così un cittadino di Sarzana residente oltre il ponte sul Calcandola di via Falcinello, da ieri chiuso (per almeno tre settimane) per lo spostamento dei sottoservizi propedeutico alla prevista demolizione e ricostruzione dell’infrastruttura, fondamentale per la viabilità cittadina. Una situazione analoga a quella che si era verificata nel giugno scorso con una prima chiusura a cui – dopo le proteste dei residenti – era seguita una parziale apertura pedonale fino al termine degli interventi poi conclusi in anticipo rispetto al previsto. In queste ore però i disagi si sono ripetuti: “Siamo di fatto tagliati fuori dal centro – aggiunge il lettore – perché non è stata prevista un’alternativa per i pedoni, in una zona della città piena di persone anziane, che deambulano a fatica e non avendo una macchina si trovano isolate dal centro storico”. Nei giorni scorsi infatti l’Amministrazione ha fornito le alternative viabilistiche ma la chiusura del ponte non prevede una soluzione diretta per chi si sposta a piedi: “Questa mattina ho chiamato i vigili – prosegue il cittadino – e mi hanno solo detto di aver applicato l’ordinanza emessa dal sindaco. Dopo ho provato a contattare anche il Comune e come unica risposta mi sono sentito dire che ci saranno disagi e che, al momento, non è prevista una passerella pedonale. Questo ci obbliga ad utilizzare il passaggio dentro il Calcandola, che è pieno d’erba e non certo agevole per passeggini o persone con deambulatori, o ancora più su verso la bocciofila e il ponte della Budella. L’altra alternativa – osserva – è fare via Berghini passando rasenti il muro del cimitero perché lo spazio è ridotto e le macchine arrivano in senso opposto. Purtroppo non è stata fatta nemmeno una riunione col quartiere, ci siamo trovati il cartello e abbiamo letto i comunicati stampa ma dei pedoni non si è interessato nessuno”.
Interpellato in proposito da Palazzo Roderio il Comune, nel ribadire l’importanza della nuova opera, fa sapere che per queste tre settimane (tempo previsto per la sistemazione dei sottoservizi) è consigliato di allungare il percorso per raggiungere il centro città tramite via Berghini, via Cisa e Porta Parma, e che in vista della successiva e più lunga demolizione dell’infrastruttura saranno studiate altre soluzioni. Nel frattempo resta il malcontento dei residenti.
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"aspettavamo l'inizio dei lavori del nuovo ponte ed è stato chiuso quello vecchio"
"disagi per residenti e commercianti"
"come al solito nessuna consultazione, nessun avvertimento, nessuna partecipazione"
"attendiamo ancora risposta all'interrogazione di maggio su marinella"
"opere e infrastrutture sono necessarie"
Domani sera in via villefranche