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Rosso su orlando: "non mi saluta, gli ho chiesto se sia cieco o maleducato"

Al via la festa di Fratelli d’Italia: “Regionali, questa volta è la battaglia della vita. Nome candidato in due-tre giorni”

Festa dei Patrioti 2024. Matteo Rosso

Taglio del nastro tricolore e inno nazionale hanno inaugurato al centro polivalente di Beverino la seconda edizione della “Festa dei patrioti”, festa regionale di Fratelli d’Italia. A seguire, mentre gli avventori iniziavano a popolare i tavoli, spazio ai saluti dal palco, permeati dal commosso e affettuoso ricordo di Sauro Manucci, consigliere regionale spezzino prematuramente scomparso nel dicembre scorso. Tra i presenti in plaeta, l’ex presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei, recentemente uscito dalla Lega, il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, quello di Carro, Ezio Firenze, e ancora il presidente del Consiglio comunale del capoluogo, Maurizio Piscopo, i vice sindaci di Sarzana, Carlo Rampi, e Porto Venere, Emilio Di Pelino, la consigliera regionale Daniela Menini, l’ex assessore e consigliere regionale Luigi Morgillo. Tema forte dell’apertura, naturalmente, le consultazioni dei 27 e 28 ottobre prossimi. “La festa cade in un momento molto particolare, abbiamo alle porte le regionali, che dobbiamo rivincere. Questa regione non deve assolutamente tornare al buio e al grigiore di dieci anni fa”, ha rilevato il coordinatore provinciale Davide Parodi, che ha poi passato il testimone alla guida spirituale don Alessandro per la benedizione, seguita dal conferimento di omaggi alle militanti Stefania Stellini e Andreina Viale. Sguardo al voto, nel suo saluto, anche da parte del padrone di casa, il sindaco beverinese Marco Cosini: “Discontinuità vorebbe dire rovinare i piccoli comuni; dopo aver preso un metodo, essersi allineati a un modo di lavoro, discontinuità significherebbe dover ripartire da capo, con macchine comunali allo stremo”. Quindi Pierluigi Peracchini, presidente della Provincia e sindaco della Spezia: “La campagna elettorale e le elezioni devono vederci impegnati e protagonisti per confermare la guida del centrodestra. Noi ci crediamo con tutti noi stessi e dobbiamo far sì che tutta la nostra gente vada a votare: dobbiamo portare a casa il frutto del nostro lavoro, ma anche dare la speranza di un futuro migliore, che solo noi possiamo garantire a questo territorio”.

Festa dei Patrioti 2024

Ha poi portato il suo saluto il capogruppo uscente in Consiglio regionale, Stefano Balleari, anche tra i protagonisti del primo dibattito della festa, tenutosi subito dopo l’ouverture e moderato da Matteo Cantile. Qui, interpellato sulla questione candidato, ha osservato: “Le dimissioni del presidente Toti sono giunte abbastanza inaspettate, ma era ovvio che da maggio si stesse lavorando alla ricerca di un nome, perché comunque nel 2025 si sarebbe votato.  E trovare un candidato non è semplice. Alcuni dicono che deve assolutamente essere un civico. Ma intanto un candidato civico ha un cuore che batte col centrodestra o col centrosinistra. E poi andare a trovare, come si dice, l’imprenditore di successo che voglia fare il presidente, non è così facile. Perché un presidente di Regione ha un orario di lavoro estremamente pesante; perché una campagna è molto costosa e deve metterci un sacco di denaro; inoltre il ritorno economico della carica è buono, ma per una persona che ha un’impresa di successo, che è un professionista di successo, non è una roba straordinaria. E aggiungiamo il fatto che, con una legislatura chiusa in questa maniera, è molto facile che Corte dei conti, Guardia di finanza ecc. vengano a sindacare su una firma, e allora ci sono anche dei rischi importanti. Personalmente poi non ho una grande passione per i civici, perché a volte si creano dei mostri“. E sul cosa fare per arrivare al nome, si è così espresso: “Ogni forza della coalizione deve mettere in campo i migliori che ha, civici o politici. E poi insieme si sceglie il candidato migliore per competenza, disponibilità, esperienza, e su questo candidato dovremo marciare unitamente, senza se e senza ma. Perché dobbiamo rigovernare questa regione, noi che abbiamo restituito una speranza ai liguri”. Così invece sugli avversarsi: “La sinistra non ha alcun programma, se non quello di spodestare il centrodestra per rispartirsi le poltrone”. Al breve panel hanno preso parte anche l’assessore uscente FdI Simona Ferro – che ha ripercorso la sua attività istituzionale e ha punto: “La coalizione di centrosinistra sta cercando di stare più zitta possibile per evitare urti al suo interno. Cercano di vincere pur non avendo un progetto” – e la consigliera meloniana uscente Veronica Russo, che ha tirato le fila del suo quadriennio consiliare e ha osservato: “La Liguria non può tornare indietro, anzi deve andare avanti, e per andare avanti occorre porsi degli obbiettivi. I nostri sono grandi, a volte sono sogni, ma noi ci proviamo”.

Festa dei Patrioti 2024

Tornano ai saluti inaugurali, non è mancato quello del senatore ed ex assessore regionale Gianni Berrino, che rifacendosi alle parole del primo cittadino Cosini ha sottolineato: “Noi abbiamo sempre avuto e sempre avremo riguardo verso i piccoli comuni, di cui in grandissima parte è fatta la Liguria, ai quali diamo certezze. Un motivo in più per non tornare indietro, per far sì che si continui a guardare al centrodestra”. Così poi l’onorevole Augusta Montaruli: “Grazie per quello che state facendo per il partito. Allestire una festa come questa a poco tempo dalle elezioni regionali non è semplicissimo. Grazie per i vostri grandissimi impegno e contributo. Essere qua è un onore”, ha detto la deputata torinese, una degli ospiti arrivati da fuori Liguria per questa serata d’avvio. “Saranno due mesi complessi, difficili, di grandi lavoro e sacrificio, ma a noi questo non spaventa; siamo battaglieri e vogliamo vincere le elezioni regionali, perché sappiamo il grande lavoro che è stato fatto dal centrodestra, in particolare dal nostro gruppo regionale e dai nostri assessori”, ha aggiunto la parlamentare spezzina e vice sindaco del capoluogo Maria Grazia Frijia.

Festa dei Patrioti 2024

“Abbiamo avuto momenti in cui il partito aveva le sue tensioni, ma oggi siamo uniti, ci vogliamo bene e ci rispettiamo”, la diagnosi sullo stato di salute del partito proposta dal medico e coordinatore regionale Matteo Rosso, che è poi andato al tema liste (cinque gli aspiranti consiglieri FdI dallo Spezzino), osservando che farle “è uno dei momenti più difficili e impegnativi. Entro pochi giorni saranno chiuse”. Quindi il monito sulla competizione elettorale: “Dobbiamo fare una corsa per vincere, non ci deve essere neanche il dubbio che possiamo perdere. Perché il candidato presidente dell’altra parte, ormai ufficiale, che non voglio neanche nominare (Andrea Orlando, ndr), ha una visione del mondo e della Liguria totalmente diversa dalla nostra. Una volta, incontrandolo alla Camera, l’ho toccato su una spalla e gli ho detto: le possibilità sono due, o sei maleducato, o sei cieco, perché non mi saluti mai, e non mi saluti perché ideologicamente mi vedi lontanissimo da te. E questo è inaccettabile; l’educazione, il rispetto… Loro ci vedono come il nemico. Siamo tornati indietro di trent’anni con questo candidato. E io non posso pensare che la mia Liguria, i miei figli, crescano con una regione che torna indietro. E’ una battaglia della vita, questa volta, per la nostra regione, non possiamo permetterci di tornare indietro; mettetecela tutta, l’avete sempre fatto; lottate fino all’ultimo, dobbiamo assolutamente vincere. Direte: non c’è ancora un candidato presidente. E’ vero. Penso che nei prossimi due o tre giorni arriverà il nome. Ma deve essere assolutamente condiviso da tutta la coalizione. Se c’è qualche dubbio ci fermiamo, ragioniamo. Ma quando si correrà, su quel candidato, su quella candidata, si corre tutti uniti e si corre per vincere”.
La serata ha visto poi, come detto, un incontro animato da Ferro, Russo e Balleari, quindi un’intervista all’on. Montaruli, infine un dibattito tra Berrino, Rosso, il presidente dei senatori FdI Lucio Malan e il capogruppo dalla Camera Tommaso Foti.

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