La mattinata degli spezzini è stata scandita dallo strombazzare dei clacson rimasti imbottigliati nel traffico a seguito del cantiere di Viale Italia dove questa notte, poco prima dell’una, si è verificata la rottura di una condotta principale, che riforniva almeno 150 utenze. Ci sono però notizie buone e altre meno. L’aspetto positivo è che la tubazione danneggiata, dopo 10 ore di cantiere ininterrotto, è stata ricollegata e quindi le persone hanno riavuto l’acqua. Altro punto a favore è che la Ztl di Via Chiodo è stata sospesa, quindi libero accesso e zero multe.
Meno buone invece le notizie sul fronte viabilistico e la necessità di utilizzare una viabilità alternativa. Il Comune della Spezia ha precisato che: “E’ stato attivato un senso unico su Viale Italia verso Migliarina , mentre il traffico proveniente da Migliarina, dovrà svoltare a destra verso Via San Cipriano e utilizzare via Veneto o la galleria Spallanzani, per raggiungere il centro città. Inoltre, per agevolare il traffico cittadino è stata soppressa la ZTL, per permettere il transito in Via Chiodo e nelle altre vie interessate. I residenti nelle zone interessate dal danno potranno raggiungere le proprie abitazioni con l’ausilio del personale di polizia locale che è già sul posto”. Per la Viabilità alternativa, come consiglia anche la Polizia locale:” trattandosi della parziale chiusura della via principale della città, è consigliato utilizzare l’Aurelia bis per andare in direzione Migliarina-Chiappa”.
Il proseguimento del cantiere dovrebbe arrivare fino a sera: Acam sta proseguendo in tutti i lavori di ripristino dell’asfalto, usurato proprio per il continuo passaggio veicolare e neanche a dirlo la rottura del tubo ha dato la stoccata finale. Quindi di fatto l’emergenza idrica è risolta ma le lavorazioni di totale ripristino richiederanno ancora lavorazioni. Tornando per un attimo al “responsabile” della mattinata complicatissima degli spezzini, il tubo di ghisa, è stata sostituita la parte lesionata e gli spezzini poi, un po’ più in là, dovranno fare i conti con un altro cantiere che prevederà tutta la sostituzione come programmato negli interventi. In quel caso il cantiere sarà molto più impegnativo e lungo un chilometro.