“Cassata e Reca sono recuperati, per Kouda dovremo aspettare dopo la sosta”. È uno Spezia quasi al completo quello che si presenta per la prima al Picco, sabato sera contro il Frosinone. Dopo il pareggio contro il Pisa la squadra bianca va alla caccia dei primi tre punti, in una sfida complicata contro una neo retrocessa: “Il Frosinone è una squadra importante. Ha avuto una retrocessione particolare, a pochi minuti dalla fine era salvo. Ha fatto un grande campionato, ha molti giocatori che militavano in Serie A quindi servirà uno Spezia che dovrà fare una bellissima partita, in primis per la riconquista della palla visto che sono forti in riconquista del pallone. Servirà molto sacrificio”, racconta Luca D’Angelo in conferenza stampa, prima di tornare sul pari di Pisa: “Abbiamo fatto una buona prestazione, il gol preso a fine primo tempo ha condizionato la partita mentalmente. Siamo andati un po’ in apprensione, come normale che sia, e il Pisa ha preso vigore, spingendo di più nella ripresa. Non abbiamo rischiato molto, su calcio piazzato sono stati molto bravi con un gran cross e un gran terzo tempo del difensore del Pisa. Una volta sul 2-2 abbiamo ripreso in mano le redini della partita, il rammarico per la mancata vittoria c’è, perché il 2-0 è un risultato buono che andava difeso in maniera più attenta. Tendo al progressismo, di conservativo io e lo Spezia abbiamo poco”.
Uno Spezia con diverse alternative, che potrebbe cambiare qualche uomo rispetto alle ultime uscite. Tra questi Filippo Bandinelli, autore dell’assist del primo gol dello Spezia a Pisa: “Filippo per me ha fatto una buonissima partita a Pisa, per l’ora in cui ha giocato”, racconta. “È un ruolo in cui si spende molto, ci sta si possa avere un calo. Ora c’è la possibilità di ruotare i calciatori, la prestazione mi ha soddisfatto. Ha partecipato al gol, con l’assist per il gol di Pio, ha lavorato bene in copertura. È un giocatore importante, esperto, in questo inizio di campionato sta facendo bene”, spiega D’Angelo, che poi parla di altri elementi: Candelari, Degli Innocenti e Nagy: “Candelari è un giocatore che può partire dall’inizio in ogni gara. È stata una scelta tattica, abbiamo messo un centrocampo più muscolare ma è da considerare un titolare. Non ci sono calciatori come Nagy, con quelle caratteristiche, abbina dinamismo a grande lavoro oscuro. Secondo me ha fatto una buonissima partita anche a Pisa, dà all’occhio più quando non c’è che quando c’è. Difficilmente rinuncio a lui, ci dà l’opportunità di giocare in modo diverso, è molto importante per noi. Degli Innocenti può far parte delle rotazioni, è un giocatore che può giocare sia davanti la difesa che da mediano a due. Pio ha fatto molto bene, deve crescere perché ha tanto da imparare ma la sua qualità migliore è proprio il suo essere sempre a disposizione per migliorarsi”.
Al Picco sabato tornerà anche un vecchio amico dello Spezia, quel Guido Angelozzi che da direttore ha portato lo Spezia in Serie A. E che ha dato a D’Angelo qualche consiglio al tecnico spezzino prima della firma con le Aquile: “Ho sentito Angelozzi prima di venire allo Spezia, mi ha parlato benissimo della città e dell’ambiente. Ho sentito anche Doronzo, mi hanno detto che c’era una città al fianco della squadra, anche se era in un momento di contestazione. Il pubblico è sempre presente alla partita, tutto quello che mi hanno detto si è rivelato vero”, conclude, prima di un pensiero sul campionato: “La Serie B è quasi sempre così, difficilmente ci sono più squadre che fanno campionati a parte. Sulla carta ci sono formazioni che stanno facendo un mercato importantissimo, ma poi c’è il campo che dà il giudizio finale. Il campionato è appassionante per questo, di scontato non c’è niente”.