Giusto ieri ricorreva l’anniversario della nascita di Camillo Benso Conte di Cavour venuto al mondo a Torino venerdì 10 agosto 1810.
Cavour fu realmente un uomo di Stato per la sua capacità di inserire le vicende del Belpaese in un’efficace e complessa strategia di relazioni internazionali e il centenario della sua nascita è ricordato nel numero del 13 agosto del 1910 del settimanale La Spezia. Il giornale apre la cronaca locale con un articolo in cui attacca violentemente l’amministrazione in carica che non ha ricordato di celebrare il centenario della nascita di Cavour, artefice dell’Arsenale Militare che ha dato il via alla trasformazione del paesone in un moderno centro industriale.
Va detto che il giornale non apprezzava la maggioranza che governava la città: la testata era legata a Prospero De Nobili che giusto l’anno precedente aveva perso il controllo del territorio passato alle sinistre del tempo che riunite nel Blocco gli avevano tolto prima la deputazione parlamentare e poi il governo del Comune.
L’articolo esce anonimo ma la penna sembra proprio essere quella di Ubaldo Mazzini che nel ’95 aveva fondato il settimanale anche se dopo la nomina a Direttore della Biblioteca, essendo impegnato in un incarico istituzionale, non interviene più sulle colonne del La Spezia: almeno ufficialmente ché la sua penna è più che riconoscibile in diversi articoli che non sono, però, firmati proprio per il ruolo svolto dall’Ubaldo.
Ci sono, tuttavia, due lapsus clamorosi che rendono difficile l’attribuzione della paternità del pezzo a Mazzini che è noto quanto fosse preciso, scrupoloso e critico nei confronti di chiunque scrivesse inesattezze.
Il primo errore è nella datazione dell’arrivo di Cavour alla Spezia nell’aprile ’60. Egli giunse nel Golfo sabato 21 aprile, è lui stesso a dirlo in una lettera al suo ministro dell’Interno Luigi Farini. Ebbene, nell’articolo si dice che Cavour s’imbarcò sulla nave che da Livorno lo porta qua, il 26, una data proprio improponibile.
Quindi nell’articolo è scritto che l’Arsenale sarebbe stato terminati il 1° agosto 1869.
Al di là del fatto che quel giorno era una domenica, quando difficilmente anche allora si lavorava, l’impianto della Marina fu inaugurato il successivo sabato 29 agosto, data in cui per convenzione si intende finito l’Arsenale anche se poi si continuò nelle opere all’interno e fuori dello stabilimento.
Dunque, un paio di svarioni impensabili per l’Ubaldo che fanno esitare nel riconoscergli la paternità dell’articolo in cui, in ogni caso, risalta il riconoscimento dell’Arsenale quale motore dello sviluppo del Golfo.