A dieci giorni dall’inizio del campionato, la Serie B non ha ancora ceduto i suoi diritti televisivi. Una situazione paradossale ma che deve sottostare alle leggi di mercato, che portano ad un braccio di ferro tra la Lega e i broadcaster per l’acquisto del prossimo triennio. “Siamo al 7 di agosto, si spera di avere presto soluzioni”, spiega l’amministratore delegato di Spezia Calcio, Andrea Gazzoli. “La Serie B è un bellissimo prodotto dal punto di vista televisivo, poi è ovvio ci siano dinamiche e valutazioni. Ci auguriamo si possa ricostruire con un budget aggiornato. In Serie B è già successo che l’assegnazione dei diritti televisivi sia arrivata ai primi di agosto”.
Oggi, nel primo pomeriggio, si terrà un’assemblea di lega importante in cui si discuterà anche di questo tema, sempre più caldo con l’avvicinamento dell’inizio della stagione: “Il prodotto a volte va a cascata dopo l’assegnazione di altri diritti. Non ci sono dieci piattaforme in ballo, in Francia ad esempio stanno chiudendo a breve con la Ligue 1 che era senza diritti”, racconta Gazzoli. “Non c’è rabbia, dobbiamo essere lucidi. Il prodotto ha valore, ci sono state piazze importanti che hanno arricchito la Serie B, gli sponsor e l’estero stanno crescendo, specie negli Stati Uniti. La Serie B prendeva 700mila euro l’anno dall’estero per i diritti, ora siamo nell’ordine di grandezza di qualche milione. Sull’Italia ci sarà diversa conformazione, nello scorso triennio c’erano tre elementi, oggi uno non c’è più. È un mondo veloce, il prodotto lo ritengo molto bello e penso meriti attenzione”, conclude.