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Storia di un fenomeno nato per caso

Via dell’Amore pronta alla riapertura dopo dodici anni di attesa. Da sabato aperta a tutti ma con accesso limitato a 400 persone all’ora

Sarà decisamente un giorno di festa quello di venerdì 26 luglio per tutte le Cinque Terre e la riviera spezzina ma soprattutto per le località di Riomaggiore e Manarola, di nuovo unite da quel sentiero diventato celebre nel nuovo millennio dopo essere stato per decenni l’auto-costruita via di comunicazione più breve tra i due borghi marinari, appollaiati quasi per miracolo sulle rispettive rocce a picco sul mare. Due paesi che torneranno finalmente uniti attraverso la via più diretta oltreché più conosciuta. La Via dell’Amore sarà aperta a tutti a partire da sabato, ma con un accesso limitato a 400 persone all’ora, e l’ingresso per i turisti sarà soggetto a una maggiorazione sulla Cinque Terre Card. Sarà gratuita per i residenti, i cittadini di Riomaggiore e Manarola, come i proprietari di seconde case e chi soggiorna nelle strutture potranno percorrerla anche la sera, secondo le modalità che saranno chiarite in seguito.

 

Via dell'Amore

 

La strada è nata sostanzialmente per una necessità cogente e forse non tutti sono a conoscenza della vicenda primigenia: il contesto è acclarato, e cioè la realizzazione dell’ampliamento, avvenuto a partire dal 1920, della galleria ferroviaria della linea La Spezia-Genova che collega appunto la stazione di Riomaggiore a quella di Manarola. Per mettere in sicurezza le due località venne infatti costruita a metà strada un luogo apposito in cui riporre il materiale esplosivo necessario per la realizzazione delle opere. Per connettere gli opposti cantieri al deposito di materiale esplosivo fu necessario aprire nella roccia due piccoli sentieri. Alcuni anni dopo, una volta conclusi i lavori del raddoppio ferroviario e portati via i detriti, gli abitanti dei due borghi hanno cominciato ad usare quei sentieri scavati nella roccia per congiungere Riomaggiore e Manarola. Fino a quel momento, l’unica via che univa i borghi era un lungo e impegnativo sentiero (conosciuto ancor oggi come la Beccara) che attraversava la valle del Rio Finale e oltrepassava la Costa di Corniolo, rendendo i contatti tra le due comunità essenzialmente nulli e non a caso i due popoli storicamente hanno parlate liguri piuttosto diverse. Negli anni trenta, l’amministrazione comunale avviò quindi i lavori per la creazione della Via dell’Amore, realizzata grazie all’opera dei volontari e alla disponibilità dei paesani che permisero il passaggio attraverso le loro proprietà. L’ultimo dettaglio è quello che porta all’oggi: un anonimo, molto ben ispirato, decise di tracciare con della calce ai due capi della via la scritta Via dell’Amore. E da lì è nato tutto, amplificato dall’esplosione del turismo e dall’inserimento della strada nel patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

 

Generico luglio 2024

 

Ebbene, la Via dell’Amore riaprirà ai liguri e ai turisti sabato 27 luglio: per molti sarà un ritorno al passato, magari ad una gioventù sbiadita e dunque da rivivere, per altri sarà la prima volta dopo averne letto e sentito parlare ovunque. Prima di tutto, domani 26 luglio, sarà tempo di inaugurazione istituzionale con una cerimonia dedicata alle autorità e ai residenti per celebrare la tanto attesa riapertura, dopo ben 12 anni. Tanti ne sono passati da quel 2012, annus horribilis per le Cinque Terre quando una frana aveva colpito il sentiero, coinvolgendo alcune turiste australiane. Da quel fatidico momento, si sono pianificati i complessi lavori di messa in sicurezza, completati dalla struttura guidata dal commissario straordinario Giacomo Giampedrone in due anni e mezzo. Con un investimento di circa 24 milioni di euro, di cui poco più della metà stanziati dalla Regione Liguria, il pubblico potrà così tornare a godere di un cammino sul mare unico grazie all’installazione di protezioni e al rifacimento di parte del tunnel e della pavimentazione.

 

Via dell'Amore

 

Domani è dunque il gran giorno, con una prima parte tecnico-istituzionale nella quale oltre a Giampedrone, interverranno il direttore dei lavori Alessandro Focaracci, i rappresentanti delle due ditte esecutrici degli interventi alla presenza del sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, e del presidente del Parco, Donatella Bianchi. Nel pomeriggio si proseguirà con l’arrivo del ministro del turismo Daniela Santanchè e delle autorità nazionali e regionali. La giornata avrà il suo atto conclusivo con uno spettacolo pirotecnico-musicale.

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