Si è aperto con il tentativo di lettura di una lettera unitaria dei gruppi di opposizione, da parte del consigliere Paolo Ugolini, il dibattito d’aula odierno in Consiglio regionale. Intervenendo sull’ordine dei lavori, l’esponente pentastellato ha attaccato con la lettura della missivia, ma subito si sono levati brontolii e proteste da parte della maggioranza. E il presidente dell’Assemblea regionale, Gianmarco Medusei, rivolgendosi a Ugolini in materia di procedura, ha osservato che “non essendo la lettera inerente all’ordine dei lavori, potrebbe chiedere la cortesia di leggere la lettera che sta consegnando al Consiglio”; richiesta a questo punto formulata a Ugolini, ma dalla maggioranza è arrivata contrarietà alla lettura, che è quindi stata messa ai voti dal presidente e bocciata dal centrodestra. Nella circostanza i consiglieri di opposizione hanno esibito una serie di cartelli con la scritta “Elezioni subito”.
Questo il testo della lettera, depositatta presso l’Ufficio di presidenza (e consegnata ai membri dell’Assemblea), sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione, e di cui in Consiglio è stato letto l’incipit: “Con la presente siamo a denunciare, per l’ennesima volta, la situazione surreale in cui versa l’amministrazione regionale. Una giunta che politicamente dimostra quotidianamente la propria incapacità di gestire le grandi criticità, senza alcuna visione, né autorevolezza. Il fallimento politico della destra è conclamato da tempo e le notizie delle ultime ore sono lì a confermarlo. Dal crescere incontollato del disavanzo sanitario, che arriva a oltre 230 milioni di euro nel 2024, ai ritardi nell’attuazione del Pnrr, alle mancate risposte per i trasporti, ambiente, welfare. Drammatici i ritardi nella gestione delle infrastrutture strategiche e dei grandi interventi. Ogni giorno di più si evidenzia una maggioranza sempre più spaccata e contraddittoria, che nei fatti ha terminato il suo mandato politico ma tiene bloccata la Regione in attesa di individuare un nuovo candidato presidente, dopo il fallimento politico di Toti. Un inaccettabile stillicidio, tra incertezze, dubbi, retromarce, mere azioni di sopravvivenza per garantirsi qualche ulteriore mese in più, nel vuoto assoluto di governo. Una situazione che si rivela sempre più insostenibile e per la quale l’unica strada possibile sono le elezioni, al più presto”.