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"con iniziative concrete a contrasto dell'impianto"

Digestore, comitati e associazioni: “Auspichiamo che Vezzano faccia sentire la propria voce”

Cantiere biodigestore Saliceti
Nei pressi del cantiere del biodigestore

“Dopo il pronunciamento dell’Autorità Anticorruzione sulla violazione delle normative europee nell’iter di approvazione del progetto Saliceti e dopo l’attenzione posta dalla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, ci si sarebbe attesi che il Comune di Vezzano battesse un colpo essendo sede dell’impianto. Invece ancora una volta il sindaco Massimo Bertoni ha disertato la seduta della Commissione Europea, che il 9 scorso ha discusso la petizione che porta la sua firma, quella del suo vice Simone Regoli, accanto a quella della sindaca Paola Sisti e dei comitati e associazioni No Biodigestore Saliceti, Sarzana, che botta!, Cittadinanzattiva, Acqua Bene Comune e Italia Nostra”. Si apre così una nota congiunta dei cinque menzionati gruppi. Per gli attivisti, la seduta della Commissione Petizioni “era l’occasione per rimarcare da parte del comune interessato quanto detto dalla sindaca Paola Sisti, dai parlamentari Mariangela Danzì e Brando Benifei e da altri loro colleghi europei, i quali hanno rimarcato la gravità del progetto Saliceti sotto il profilo della pericolosità idrogeologica dell’area. L’opera, hanno rilevato, non può essere finanziata con fondi Pnrr perché la procedura non è conforme alle normative italiane ed europee come ha evidenziato Anac”.
Aggiungono comitati e associazioni: “Ora auspichiamo che il Comune di Vezzano faccia sentire la propria voce con iniziative concrete per contrastare la realizzazione del biodigestore. Il sindaco e la giunta durante l’incontro con i comitati del 16 marzo scorso si erano impegnati a valutare la possibilità di coltivare il ricorso al Tar, presentato assieme al Comune di Santo Stefano, contro il Piano regionale dei rifiuti 2021/2026. Oltre al pronunciamento di Anac, sono intervenute le sentenze del Consiglio di Stato, che hanno annullato la delibera di Arera sugli impianti ‘minimi’, delibera a cui il Piano regionale fa esplicito riferimento, inserendovi il biodigestore di Saliceti”.
Conclude la nota degli attivisti: “Il sindaco Bertoni si era impegnato a valutare le iniziative da intraprendere dopo il pronunciamento di Anac, prendendo in considerazione anche la volontà espressa dalla sua collega Paola Sisti, di opporsi dinanzi al Tar al ricorso annunciato dalla Provincia contro la delibera dell’Anticorruzione. Siamo in attesa di ricevere risposte nel merito. Confidiamo che la Commissione UE faccia da ‘sprone’ al comune di Vezzano, affinché riprenda un ruolo attivo nella vertenza”.

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