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"stiamo costruendo una società diseguale"

Cattani: “Impossibile prenotare ecomammella, 595 giorni per mammografia. In Asl5 sparito tema prevenzione”

Ospedale San Bartolomeo

In questi giorni, nel nostro territorio è indispensabile far luce sul tema della difesa e della cura delle malattie femminili. La Giunta regionale ligure abbandona il tema della prevenzione. Nel nostro territorio sono a rischio alcuni esami chiamati ‘salvavita’. In particolare mi riferisco a due esami: Ecomammella che in Asl5 non è più possibile prenotare, né in caso di richiesta da realizzare in tempi brevi (10 giorni), né in differita e né in programmata. È una vergogna. Una situazione insostenibile di cui dovrebbe farsi carico il nostro sindaco, garante della salute di tutti noi cittadini. Altro dato molto preoccupante è quello riguardante la Mammografia. Anziché 10 giorni per esami da realizzarsi in tempi brevi, sono necessari 595 giorni. Solita tempistica per quelle differite e per le visite programmate. Questi dati sono rilevati dall’ultimo aggiornamento delle liste d’attesa ricavato dal sito di Asl5″. Si apre così un intervento di Viviana Cattani, portavoce Democratiche La Spezia e consigliera comunale del Partito democratico.

“Tutto ciò ha un significato: il tema della prevenzione è sparito in Asl5 – prosegue Cattani -. Non si può pensare di sostituirlo con l’attività di screening che fortunatamente prosegue per chi ha aderito. Stiamo costruendo una società diseguale. Chi ha risorse può permettersi di rivolgersi a strutture private ricevendo cure e una speranza di vita più lunga. I cittadini che purtroppo non possono permettersi di recarsi presso gli studi privati, scelgono di non curarsi e avranno quindi un’aspettativa di vita più breve. Come democratiche ci attiveremo presso tutte le amministrazioni chiedendo in particolare al sindaco della Spezia e agli altri sindaci della provincia di farsi promotori nei confronti dell’azienda sanitaria e della Regione affinché si trovi una soluzione a questo problema sempre più pericoloso. Non è possibile che nel 2024 esista questa disparità di trattamento. Non è possibile che esista questa negligenza da parte della Regione di assicurare un servizio di qualità a tutte le cittadine. Ricordiamoci sempre che la prevenzione salva la vita ed è prima di tutto salute”.

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