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"conferma che candidature e coinvolgimento dei territori non sono indifferenti"

Regionali in Sardegna, Toti: “Centrodestra ha sottovalutato le difficoltà della sfida, serve riflessione ampia”

"Anche le scelte sulle liberalizzazioni dei mandati per sindaci e presidenti di regione hanno e avranno un peso".

Giovanni Toti

“La vittoria di Todde è stata di misura ma se si aggiunge il dato di Soru, che è sicuramente di orientamento più di centrosinistra, bisogna dire che in Sardegna la sinistra è arrivata prima”. Così il presidente della Liguria Giovanni Toti che a margine della conferenza stampa odierna sulla sanità si è soffermato anche sullo scenario politico delineato dallo scrutinio delle regionali di ieri. “Al netto di ogni altra considerazione sulle scelte fatte – ha detto – per quanto mi riguarda si tratta dell’ennesima conferma che spero serva da esempio per tutti, che le candidature che si scelgono non sono indifferenti, così come il coinvolgimento dei territori e il punto di vista sul luogo e non a Roma dove gli interessi sulla politica possono essere più di tipo nazionale che locale. Non bisogna dimenticare – ha aggiunto – il coinvolgimento di forze territoriali e civiche, di partiti regionali che spesso sono in grado di fare la differenza così come le motivazioni di militanti e dirigenti coinvolti nelle scelte”.
“Tutto questo deve portare a una riflessione che spero nel centrodestra, di cui faccio parte, sia ampia e vada dalla modalità di scelta dei candidati alle coalizioni, alle aggregazioni territoriali e alle famose scelte sulle liberalizzazioni dei mandati per sindaci e presidenti di regione che, senza nulla di personale, hanno un loro peso e lo avranno in futuro”. “Giorgia Meloni ha sbagliato a imporre il candidato? Non so se abbia scelto da sola ma in ogni caso vittorie e sconfitte non hanno mai un solo padre o una sola madre. Il centrodestra ha sottovalutato la difficoltà della sfida e il cambio di candidato presidente con il sacrificio dell’amico Solinas – pur con tutte le difficoltà che portava con sé – non ha agevolato la scelta degli elettori. Le responsabilità però mi interessano poco, mi interessa che tutto questo sia da lezione per ciò che andremo ad affrontare in futuro visto che nei prossimi 24 mesi si voterà nelle maggiori regioni italiane e in molti dei principali comuni, credo che si debba in qualche modo fare il tagliando e valutare l’allenamento della squadra”.

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