Il fenomeno delle discariche abusive “può essere fermato solo attraverso la collaborazione di tutti, cittadini e aziende, che non devono affidare i rifiuti ai cosiddetti ‘svuotacantine’, ma invece conferirli direttamente presso un centro autorizzato alla raccolta oppure affidarli ad una ditta autorizzata”. E’ l’appello dei Carabinieri Forestali, che ieri sono nuovamente intervenuti per denunciare quattro persone per ipotesi di reato legate alla gestione dei rifiuti. Entrambi gli episodi sono avvenuti in Val di Magra, dove il fenomeno “non accenna a diminuire nonostante l’attività di contrasto sia incessante”.
Tre individui sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi nel territorio di Ameglia. Ii carabinieri forestali hanno intercettato due autocarri parcheggiati a bordo strada con i portelloni posteriori aperti e due soggetti intenti a effettuare il passaggio di alcuni sacchi contenenti rifiuti. Gli uomini e le donne dell’Arma hanno individuato circa tredici metri cubi di rifiuti vari tra i quali bombole del gas, stampanti, registratori di cassa, telefoni e arredi di negozio. L’indagine ha portato a scoprire che i rifiuti trasportati all’interno di uno dei due autocarri erano stati ceduti dal titolare di un negozio di Sarzana, che era stato sgombrato gratuitamente dal conduttore dell’automezzo.
Un secondo intervento è stato effettuato nel territorio di Vezzano Ligure dove i carabinieri forestali, nelle vicinanze di una piazzola di sosta, hanno sorpreso un soggetto che stava abbandonando un bidet su un cumulo preesistente di rifiuti costituiti da scarti domestici, detriti edili e altri ingombranti. I militari hanno denunciato il responsabile del reato per abbandono di rifiuti sul suolo. Le multe in questi casi vanno da mille fino a 20mila euro, se i rifiuti sono categorizzati come pericolosi.