Resta alta l’attenzione sul tema del commercio al dettaglio, sollevato da Città della Spezia nei giorni scorsi. Dopo le rimostranze di una trentina di commercianti in risposta alle riflessioni del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e dell’assessore al Commercio Frascatore, nel dibattito interviene anche Confartigianato la Spezia. A parlare è il responsabile delle Categorie Nicola Carozza. Un’analisi e una proposta che arrivano dopo quelle fornite da Marco Casarino segretario generale della Camera di commercio della Spezia sul peso del piccolo commercio e i dati sulle imprese pubblicati oggi.
“La chiusura di 90 attività – commenta Nicola Carozza, responsabile categorie Confartigianato – è un dato che va letto con estrema attenzione anche alla luce degli altri indicatori economici recentemente pubblicati dalla Camera di Commercio. Ho letto con interesse l’intervento su CDS ad Angela Torroni, giovane e dinamica esercente Corso Cavour che pone il tema della crescita esponenziale dei dehors e del fenomeno di un’occupazione sregolata degli spazi pubblici da parte di attività di somministrazione di cibi e bevande”.
“Alcuni mesi fa Confartigianato avevo già avanzato la proposta di studiare un Piano di Massima Occupabilità, strumento pianificatorio già adottato in altre città turistiche – precisa Carozza -. L’idea era quella di avviare sull’argomento un approfondimento con l’Amministrazione, le associazioni di categoria e gli operatori per consentire agli uffici comunali di subordinare il rilascio di concessioni di nuovo suolo pubblico alle prescrizioni di uno strumento di pianificazione assicurando regole certe. Voglio chiarire, il Pmo non toglie nessun dehors esistente, quindi nessun operatore rischia nulla, fotografa una situazione e cerca di governare il processo da li in avanti”.
“Di solito – conclude – è finalizzato alla tutela dell’esigenza dell’Amministrazione comunale di individuare forme omogenee di fruizione di spazi pubblici da parte degli operatori commerciali in luoghi di notevole interesse pubblico (potremmo pensare di iniziare da Corso Cavour, Via Prione, Piazza Cesare Battisti, Piazza Sant’Agostino, Piazza del Bastione e Quartiere del Torretto) tutelando altresì zone cittadine di pregio, dal punto di vista culturale, artistico ed ambientale e per garantire un equilibrio tra l’espansione delle imprese, la regolamentazione del traffico e la tutela della residenzialità”.