Sono 168mila i liguri residenti all’estero, quasi 19mila dei quali dello Spezzino. Dati dell’Aire – Anagrafe degli italiani residenti all’estero, aggiornati al 1° gennaio 2023, e riportati nel Rapporto italiani nel mondo 2023 della Fondazione Migrantes. All’Aire, si spiega sul sito del ministero degli Esterni, devono iscriversi i cittadini che fissano all’estero la dimora abituale e quelli che già vi risiedono, sia perché nati all’estero, sia per successivo acquisto della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo; grazie all’iscrizione all’Aire si ha, ad esempio, il diritto di votare alle elezioni politiche del paese di origine.
Ma torniamo ai numeri di cui leggiamo nell’ultimo Rapporto italiani nel mondo, che, oltra a un’ampia parte discorsiva, sistema appunto i dati in una serie di esplicative tabelle. Per quanto concerne gli spezzini ‘fuori porta’, non c’è una classe anagrafica dominante: sono tutte e tre tra il 22 e il 23 per cento le fasce 18-34, 35-49 e oltre 65 anni; ragione per cui si può anche dire che metà dell’intero ammontare è tra i 18 e i 49 anni. Completano il quadro il 13,5 per cento della fascia 0-17 anni e il 18.8 della 50-64. I 19mila sono di fatto equamente divisi tra uomini e donne e i celibi, con quasi il 60 per cento, superano i coniugati (34,2).
Quali sono i comuni della provincia con più iscritti? Nella graduatoria dei primi 25 a livello regionale del Rapporto della Fondazione Migrantes troviamo La Spezia, con oltre 5.600 residenti all’estero, e Monterosso, che ne ha un po’ più di mille. Molti più comuni spezzini riscontriamo nella classifica inerente l’incidenza, cioè il rapporto tra i residenti entro i confini comunali e quelli all’estero. Qua troviamo al quarto posto Pignone, con un’incidenza del 108,6 per cento: vale a dire che ci sono più pignonesi residenti all’estero che pignonesi residenti nel comune della Val di Vara – 558 i primi, 514 i secondi, dicono i dati; una presenza all’estero, quella pignonese, dovuta in vasta se non intera parte a discendenti di chi migrò in Sud America, soprattutto in Argentina e Cile, tra XIX e XX secolo. Tornando alla graduatoria, ecco poi poco dopo la già menzionata Monterosso, con un’incidenza di oltre il 78 per cento (1.057 iscritti all’Aire, 1.350 residenti nel comune cinqueterrino). Nella classifica anche Deiva Marina, con un’incidenza del 51,5 per cento (653 iscritti all’aire, 1.268 residenti nel comune); Vernazza (368 Aire, 729 nel comune; incidenza 50.5 per cento); Borghetto Vara (421 Aire, 870 nel comune; incidenza 48.4 per cento); Carro (232 Aire; 485 nel comune; incidenza 47.8 per cento); Calice al Cornoviglio (499 Aire, 1.079 nel comune; incidenza 46,2 per cento); Sesta Godano (576 Aire; 1.275 nel comune; incidenza 45,2 per cento). Una graduatoria, quella delle 25 maggiori incidenze in Liguria, in cui dunque per parte spezzina figurano l’ambito della Val di Vara e quello rivierasco/cinqueterrino. Del 6,1 per cento l’incidenza relativa al comune della Spezia.
Il Rapporto fa anche il punto sui paesi di dimora degli italiani all’estero, regione per regione. Per quanto concerne la Liguria, la prima meta d’emigrazione è l’Argentina (oltre 27.700 liguri residenti, il 16,5 per cento), seguita da Cile (oltre 19.500; 11,6 per cento), Uruguay (oltre 15mila; 9,1 per cento), Francia (oltre 15mila; 9 per cento), Regno Unito (oltre 10mila; 6 per cento), Spagna (oltre 9.700; 5,8 per cento), Svizzera (oltre 8.800; 5,2 per cento), Germania e Stati Uniti (circa 7.400 per entrambi i paesi; 4,4 per cento), Perù (oltre 7mila; 4,2 per cento), menzionando i primi dieci, seguiti poi da altri Paesi che raccolgono percentuali dal 2,9 per cento dell’Ecuador in giù.
Il comune ligure con più iscritti all’Aire, non è difficile immaginarlo, è il capoluogo regionale Genova (quinto a livello nazionale dietro Roma, Milano, Torino e Napoli), che ne conta circa 46.500 (incidenza 8,3 per cento). Il comune ligure con la maggiore incidenza è Portofino (163,1 per cento, frutto di 579 iscritti all’Aire e 355 residenti nel comune).
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