E’ finalmente un pomeriggio di gioia, lo Spezia vince a Pisa accettando di soffrire

PISA-SPEZIA 2-3

20’pt Kouda, 33’pt Torregrossa (rig), 36’pt Verde, 46’pt Verde (rig), 31’st Bonfanti

PISA (4–2-3-1):  Nicolas; Calabresi, Caracciolo, Canestrelli, Esteves (33’st Touré); Marin, Veloso (1’st Tramoni); Arena (33’st Marucci), Torregrossa (18’st Bonfanti), D’Alessandro; Mlakar (18’st Valoti). (Loria, Hermannsson, Beruatto, Vignato, Moreo, Piccinini, Barbieri).
All. Alberto Aquilani.

SPEZIA (3-4-3): Zoet; Bertola, Hristov, Nikolaou; Mateju, Cassata, S.Esposito, Vignali (11’st Jagiello); Verde (33’st P.Esposito), Falcinelli (33’st Moro), Kouda (17’st Pietra). (Crespi, Cipot, Krollis, Corradini, Muhl, Cugnata, Candelari, Antonucci).
All. Luca D’Angelo.

Arbitro: Maurizio Marini (Aprilia).
Assistenti: Giorgio Peretti (Verona), Claudio Barone (Roma 1).
Quarto ufficiale: Erminio Cerbasi (Arezzo).
Var e Avar: Davide Ghersini (Genova), Rodolfo Di Vuolo (Castellammare di Stabia).

Angoli: 14-0
Ammoniti: Kouda, Esteves, Nicolas, Caracciolo, Canestrelli, Masucci, Tramoni, Pietra, S.Esposito

Recupero: 3’ e 6’

Commento.
Lo Spezia torna alla vittoria dopo lunghe settimane e lo fa nella partita più sentita a livello di campanile. All’Arena Garibaldi di Pisa gli aquilotti si impongono per 2-3 grazie alla rete di Kouda e alla doppietta di grandissima classe di Verde. I bianchi contengono la sfuriata iniziale dei padroni di casa, colpiscono in contropiede, si complicano due volte la vita regalando due reti agli avversari ma poi trovano un secondo tempo di grandissimo sacrificio. Tre punti preziosissimi, che tengono agganciati al gruppone play out. Ottimi gli esordi di Falcinelli e Mateju, ottimo segnale il fatto che la squadra non si sia sfilacciata dopo aver subito la rete che aveva riaperto la sfida. Per D’Angelo un ritorno vincente nello stadio che lo ha visto protagonista, per lui grandi applausi dai tifosi di casa.

Cronaca.
Falcinelli e Mateju subito dentro a pochi giorni dall’arrivo, Antonucci in panchina e Verde confermato in attacco. D’Angelo prova a mandare in campo una squadra sensata tra sette infortuni e una pletora di calciatori scontenti che sperano nei prossimi quattro giorni, gli ultimi del calciomercato estivo, di riuscire a cambiare aria. Così si presenta un derelitto Spezia sul campo del Pisa, in serie positiva da due mesi e in sciopero del tifo per le condizioni infrastrutturali dello stadio, che a ogni pioggia viene limitato nella capienza. Aquilotti ultimi in classifica, peggior difesa del torneo, in perenne ricerca di un attaccante che veda la porta e pluricontestati. Davvero poche volte si era giocata una partita così sentita in condizioni talmente precarie.

Palla lunga per Falcinelli, lo Spezia inizia così. Otto minuti di studio e il Pisa costruisce la prima grande occasione della partita. Veloso imbuca per Mlakar che passa alle spalle della difesa, arriva a tu per tu con Zoet che in uscita gliela tocca in angolo. Azione che mette in luce tutti i problemi dei bianchi: macchinosi, fermi sulle gambe, gestiscono male il possesso e vanno in difficoltà nell’uno contro uno.
Dopo lo shock iniziale, lo Spezia si mette dietro e prova a riordinare le idee. Guadagna metri con pazienza, finché Hristov (20’) non trova un lancio al gancio per Vignali che corre sulla destra, arriva sul fondo e serve perfettamente Kouda che arriva a rimorchio: piatto sinistro e gol! Spezia in vantaggio.

Ora può iniziare la partita vera. Due minuti dopo D’Alessandro si accentra dalla sinistra, trova un buco al centro e scarica in porta dal limite trovando Zoet pronto a deviare in angolo in tuffo (22’). Lo Spezia gestisce il possesso basso sfociando soprattutto sulla sinistra, dove Nikolaou non è un grande lanciatore e Vignali gioca con il piede invertito. Così si palesa di nuovo una certa difficoltà a giocare il pallone nella metà campo avversaria. Ne approfitta il Pisa che si ributta in avanti e trova strada quando gli esterni D’Alessandro e Arena si accentrano, mettendo in inferiorità Salvatore e Cassata.

Al 32’ però basta un lancio lungo per determinare un calcio di rigore per i padroni di casa. Canestrelli lungo per Arena, che riesce a stoppare sulla linea di fondo contrastato da Vignali, che allunga la gamba e lo tocca: penalty. Sul dischetto Torregrossa che aspetta che Zoet si lanci sulla sinistra per piazza al centro. E’ 1-1 al minuto 32. Un minuto e Vignali prova a farsi perdonare sfruttando un tocco di testa di Kouda che gli lascia il pallone sul destro: il terzino ci prova da posizione complicata e sfiora l’incrocio.

Serve a rompere il ghiaccio, a evitare il tracollo psicologico che di solito accompagna lo Spezia ogni volta che prende gol. Così, quando Salvatore rilancia un’azione per Kouda e Falcinelli si fa trovare solo al centro, ecco che Verde può mettere in pratica uno dei suoi colpi di genio. Stop di sinistro al limite e palla all’incrocio dall’altro lato a difesa schierata. Che prodezza! Gli aquilotti tornano in vantaggio (36’).

Episodio al minuto 42 quando Mateju viene toccato in area da Esteves dopo un rimpallo in area. Mariani è vicino e fa il gesto di proseguire, non vede tocco. Lo Spezia però protesta, così il direttore di gara viene richiamato al Var. Dopo il check assegna il calcio di rigore. Si presenta Verde sul dischetto e sceglie il cucchiaio: 1-3 a tempo scaduto. Mai lo Spezia aveva segnato tre reti in questo campionato.

Alla ripresa Aquilai presenta Tramoni per Veloso. Il Pisa prova subito a spingere per trovare la rete che riaprirebbe la partita. Al 55’ la prima parata di Zoet su Arena, che aveva potuto usufruire di uno sfondamento da parte del centrocampo. Al 56’ entra Jagiello per Vignali, che non sembra al meglio. Un minuto dopo Nicolas deve uscire alla disperata su Falcinelli e provoca un fallo dal limite dell’area. A centimetri dalla linea, sennò sarebbe stato rigore.

Esulta Kouda all’ora di gioco dopo aver segnato di sinistro, ma è partito in fuorigioco. Grandissimo l’assist di Falcinelli. Il numero 80 rimane peraltro a terra e viene sostituito, ecco Pietra. Spezia con il 3-5-2. Probabilmente si è fatto male calciando in porta. Aquilani decide invece di ristrutturare l’attacco con Valoti e Bonfanti per Mlakar e Torregrossa.

Provvidenziale Bertola (67’) a interrompere un’azione insistita del Pisa che stava per sfociare in un passaggi nell’are piccola. Pochi secondi dopo encomio per Cassata che anticipa Tramoni a due passi dalla porta. Ora i bianchi sono tutti dentro la propria area a respingere gli assalti dei padroni di casa che battono cinque angoli in 3 minuti. Una spina nel fianco D’Alessandro, che riesce sempre a mettere in area. Al minuto 71 scarica per Valori che impegna Zoet con un tiro che l’olandese respinge corto, ma Bonfanti da due passi non trova la coordinazione e spedisce in curva.

Proprio mentre D’Angelo prepara il doppio cambio Moro e Pio, Cassata si avventura in un’improbabile slalom sulla propria trequarti regalando al Pisa un contropiede facile facile che D’Alessandro deve solo spingere in porta. E’ 2-3 quando mancano meno di venti minuti al 90esimo.

La pressione del Pisa non si smorza, Hristov e compagni però non lasciano passare uno spillo a livello di cross. Anche il nervosismo ora ha grande campo soprattutto tra i toscani. Mentre il quarto uomo segnala 6 minuti di recupero, D’Alessandro mette al centro per Touré che trova però un grande Zoet a respingere in angolo. Poi Mateju si immola su Caracciolo in area, dopo che il capitano aveva stoppato di petto e provato il destro al volo. Non ci saranno più occasioni nitide, lo Spezia torna alla vittoria da oltre un mese.