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L'assessore in commissione

Divieto Euro 4, Casati spiega l’ordinanza: “Si tratta di un provvedimento culturale, non sanzionatorio”

Kristopher Casati

Le decisione della minoranza consiliare di non prendere parte alla commissione sull’ordinanza che impone il divieto di transito ai veicoli Euro 4 e precedenti nel centro storico non ha fermato la maggioranza di centrodestra, che ha comunque effettuato l’audizione dell’assessore alla Mobilità Kristopher Casati.
A inizio lavori il presidente Matteo Basso ha comunicato di aver ricevuto una comunicazione da parte della consigliera del Partito democratico Martina Giannetti, affermando di parlare a nome dell’intera opposizione. “Mi è stato chiesto di darne lettura, ma non lo farò perché non ci sono le firme degli altri consiglieri di opposizione e perché non sono il segretario della consigliera Giannetti”.

Archiviati gli attriti e preso atto dell’assenza dei rappresentanti del centrosinistra Casati ha preso la parola per spiegare ancora una volta la genesi del provvedimento. “Nel 2018 il nostro Comune è stato sanzionato per il superamento dei limiti degli inquinanti nell’anno precedente: rispetto alla soglia di 40 mg per metro cubo di biossido di azoto, era stato registrato un valore di 44. Ricevuta la comunicazione da parte della Regione abbiamo deciso di limitare un’area simile a quella di cui parliamo oggi alle auto Euro 2. Gli uffici regionali ci hanno chiesto di considerare di circoscrivere un’area più ampia, sino a Via Padre Giuliani, e di estendere il divieto ai ciclomotori. Siamo andati avanti e l’anno seguente il valore medio era di 37 mg per metro cubo. Intanto ad agosto 2018 c’è stata l’approvazione del Pums che ci ha permesso di partecipare al bando del ministero dei Trasporti con un punteggio maggiore. E’ stata premiata la nostra visione di mobilità ed è così che abbiamo ottenuto 39 milioni di euro dal ministero, che verranno utilizzati per il retrofitting dei filobus, che saranno totalmente elettrici, per il raddoppio dei parcheggi di interscambio, per nuovi impianti semaforici che daranno la precedenza agli  autobus… Lo stop alle auto Euro 4 – ha proseguito l’assessore – è stato rinviato di un anno perché si è manifestata la possibilità di aderire al bando della Regione per la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Con quelle risorse gli spezzini hanno cambiato 768 auto e con i 700mila euro avanzati, ai quali la Regione aggiungerà 1,5 milioni di euro, saranno utilizzati per l’acquisto di nuovi mezzi pubblici”.

A questo punto Casati si è messo nei panni dell’opposizione, ponendosi dei quesiti da solo. “Lo scorso anno il valore del biossido di azoto era di 29 mg per metro cubo, e allora perché non ci siamo fermati nell’introduzione del divieto alle auto Euro 4? Nel 2030 il limite sarà di 20 mg per metro cubo e dobbiamo già iniziare a lavorare in quell’ottica. Per comprendere basta pensare che in Piemonte ben 76 Comuni che hanno valori di inquinamento oltre la soglia dovranno imporre il divieto di transito ai veicoli Euro 5 su tutto il territorio comunale a partire dall’inizio del 2025. C’è una bella differenza rispetto al contenuto dell’ordinanza entrata in vigore alla Spezia, un provvedimento che io definisco culturale, non sanzionatorio, anche grazie alle deroghe che abbiamo deciso in autonomia, senza imposizioni da parte di altri enti”.

“E per le navi da crociera? Non fate nulla?”, si è domandato nuovamente Casati. “Prima di tutto i dati Arpal – ha continuato – ci dicono che il traffico auto incide per il 30 per cento, quello delle navi per il 7/8 per cento. Il resto dell’inquinamento è prodotto dal riscaldamento delle abitazioni, ma il diagramma dell’andamento giornaliero evidenzia come i valori più alti siano concentrati nelle ore di punta del traffico veicolare. Le navi rispettano tutti i parametri di legge previsti e le compagnie hanno aderito in maniera volontaria all’accordo Blue flag che prevede l’utilizzo dei carburanti più raffinati quando le navi sono all’interno del porto. Inoltre sono in corso i lavori per l’elettrificazione delle banchine e non bisogna dimenticare che le nuove navi sono quasi tutte alimentate a Gnl. Le norme dicono che le centraline che rilevano i fumi prodotti dalle navi potrebbero superar il picco orario di 200 mg per metro cubo 18 volte all’anno, ma alla Spezia non si è registrato nemmeno uno sforamento nel corso del 2023.

Il dibattito ha visto intervenire la consigliera Giulia Giorgi: “Questo argomento era urgente nel 2018, quando è stato approvato il Pums e quando tutti gli emendamenti all’introduzione dei divieti vennero proposti e votati dalla maggioranza. L’opposizione non ha mai messo un punto sul divieto per i veicoli Euro 4 e oggi ce la vediamo passare dall’essere ecologista a essere paladina del commercio. A seconda della convenienza”.
Domenico Zito si è detto conscio delle difficoltà che le persone possono avere a cambiare auto, ma ha anche preso atto della necessità di imporre un divieto per motivi di salute. “Piuttosto – ha dichiarato – mi stupisco che nel 2024 non ci siano strumenti per abbattere il biossido di azoto e il particolato nelle vetture più inquinanti”.

Poi la parola è tornata a Casati. “Ci vengono chieste modifiche all’ordinanza che sono già previste nelle possibilità di deroga. Penso al Pronto soccorso, che può essere raggiunto con ogni mezzo, e all’ospedale, a cui si può accedere perché c’è la deroga per raggiungere i parcheggi in struttura pubblici e privati, e nell’area del Sant’Andrea ce n’è uno. E inoltre l’area di sosta di Largo Bione è al di là del perimetro dell’ordinanza. Si può andare al centro commerciale Il Faro, sempre perché c’è il parcheggio sotterraneo, e gli assi viari principali sono tutti percorribili. Non concederemo modifiche per accedere a Piazza Beverini o Piazza Cavour, perché si tratta di zone in cui è molto difficile trovare parcheggio: le auto finirebbero per girare a vuoto. Il discorso cambierà nel momento in cui intorno a Piazza Cavour sarà realizzata la Ztc – Zona a traffico controllato, che imporrà la sosta per non più di un’ora: quando ci sarà davvero la rotazione della sosta, quando ci sarà davvero possibilità di parcheggiare nei pressi del mercato vedremo se ci saranno le condizioni per cambiare qualcosa”.
Sempre rispondendo alle richieste piovute su Palazzo civico nelle ultime settimane e alle proposte della mozione urgente presentata la scorsa settimana dal Partito democratico, Casati ha spiegato che il servizio navetta dai parcheggi di Piazza d’Armi e del Palasport sarà reintrodotto a marzo, una volta conclusi i lavori. “Le modifiche richieste per Via Redipuglia, per accedere al Faro e al park di Piazza Europa non occorrono, perché è già tutto previsto nel sistema delle deroghe. E lo stesso vale per i residenti di Via dei Colli, Via Sabotino, Via Podgora e le altre strade dei Vicci: per loro scatta automaticamente la deroga per transitare in Via XXVII marzo, altrimenti non avrebbero modo di raggiungere le proprie abitazioni. Questi cittadini verranno informati direttamente dall’amministrazione”, ha concluso l’assessore.

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