Una lite tra vicini finita però con l’arresto del figlio, di una dei contendenti, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Sono stati sequestrati hashish, 500 euro e anche delle banconote da 20 euro false. E’ finita così la vicenda accaduta in Val di Magra sulla quale hanno operato i Carabinieri di Arcola intervenuti per un’accesa diatriba tra vicine di casa.
Stando a quanto riferito dall’Arma, i militari per sedare gli animi si sono recati nell’abitazione di una delle due dopo che una aveva accusato l’altra di averla minacciata aggiungendo che era in possesso di una pistola.
I Carabinieri però, in camera del figlio della donna accusata dalla vicina hanno trovato: circa 250 grammi di hashish suddivisi in 3 panetti, con tutto l’occorrente per la pesatura ed il confezionamento delle dosi. Se messe in commercio avrebbero potuto fruttare fino a circa 3000 euro. Nello stesso contesto è stata sequestrata anche una somma in contante di circa 500 euro ritenuta provento dello spaccio di stupefacente e 2 banconote false da 20 euro.
Per il possessore, un uomo di 23 anni, sono scattate le manette ai polsi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e nei suoi confronti è arrivata anche una denuncia per per spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate.
Dopo aver trascorso la notte agli arresti domiciliari, il 23enne è comparso davanti al giudice Marinella Acerbi del Tribunale della Spezia per l’udienza di convalida, difeso dall’avvocato Andrea Pizzuto. L’arresto è stato convalidato ed il giovane sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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