LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
L'associazione risponde all'assessore borrini sui dati della cultura

Sarzana Protagonista: “Con i numeri sono bravissimi, soprattutto a spararli a caso”

Mario Biondi sul palco di Piazza Matteotti

“Serviva un “non sarzanese doc” come l’assessore Giorgio Borrini a raccontarci quanto ha fatto grande Sarzana in questi mesi con fantomatici numeri da record. Eppure basterebbe entrare sul sito di Regione Liguria, cliccare su “Settore politiche Turistiche” e prendere visione del Report mensile sulle presenze per ciascun anno, per rendersi conto che i record e le impennate narrate da questa amministrazione sono una malriuscita opera di invenzione.
Questa continua propaganda, per cui nell’era pre-Ponzanelli Sarzana era un deserto di eventi culturali e presenze, inizia veramente a essere stucchevole: questo lo può constatare chiunque abbia abitato nel nostro comune da più di 5 anni, al di là dell’appartenenza politica.
Il concerto di Ben Harper è stato definito “storico” dallo stesso Giorgio Borrini e da ciò si evince che ha scarsa conoscenza e memoria della città che amministra. “Un artista che solo 5 anni fa non avrebbe preso in considerazione di esibirsi a Sarzana”. Invece basterebbe attivare Google per verificare che questo musicista, negli ultimi due anni, si è esibito un po’ dappertutto in Italia e in comuni neppure tanto conosciuti come Palmanova, San Mauro Pascoli, Riolo Sardo. Circostanza che non sminuisce il valore dell’artista, ma che lo inserisce nella stessa dimensione di popolarità di molti musicisti che Sarzana si è già potuta permettere in passato, anche in spazi più capienti quali lo stadio. Tanto per citarne alcuni : Jackson Browne, Bob Gedolf, Jovanotti, Simply Red, Ornella Vanoni, Fabrizio De Andrè, David Bromberg, Buena Vista Social Club, Franco Battiato.
Il vero problema di Sarzana non sono mai state le estati, sempre ricche di eventi e presenze sul nostro territorio, piuttosto il resto dei mesi, in cui la città imperversa nel degrado e nella desolazione. Durante questo Natale sarzanese molti cittadini hanno visitato il bosco magico di Piazza Matteotti. Molto grazioso, se non fosse un tantino dispendioso, considerati gli 81.500 euro a bilancio per realizzarlo. L’associazione che lo ha allestito fa capo, fatto assai curioso, alle stesse persone che svolgono un’attività artistica per la quale ricevono, da 5 anni a questa parte, la gran parte dei contributi stanziati per le manifestazioni estive, con assegnazione diretta. Ma questa è un’altra storia. Considerato il fatto che questa amministrazione si è da sempre battuta il petto su meritocrazia e trasparenza, perché non ha fatto un bando o simili per affidare l’allestimento in Piazza Matteotti di piante natalizie e relativa parte dedicata all’illuminazione? Siamo certi che alcune aziende locali specializzate in questo settore avrebbero offerto un servizio migliore e a costi più contenuti.
Inoltre, noi di Sarzana Protagonista, vorremmo ricordare a questa amministrazione che, oltre a Piazza Matteotti e al centro storico, esistono i quartieri e le periferie, che non hanno ricevuto la benedizione del Natale, né sotto forma di albero, né sotto forma di orso polare luminoso.
Viene da domandarsi se per questa amministrazione i cittadini sarzanesi siano tutti uguali. E’ certamente giusto abbellire il centro storico che è il biglietto da visita della città, ma si possono trascurare e abbandonare a se stesse le periferie? Cos’è stato fatto per portare lo spirito natalizio al di fuori del centro storico? Nulla è la risposta giusta.
E, parlando di luci, sarebbe bene ricordare alla nostra sindaca e al suo staff, che per camminare nelle ore serali un po’ di illuminazione non guasterebbe: spesso, le illuminazioni utilizzate per percorrere a piedi via Pietro Gori, tanto per citarne una, sono le torce dei nostri cellulari, anche nel periodo natalizio.
Le potenzialità di piazza Matteotti potrebbero certamente essere più lungimiranti di “un boschetto magico” divenuto area selfie (Ponzanelli insegna), ma questo resta un fatto legato alla visione totale che si dovrebbe avere quando ci si occupa della cultura di una città. E, a nostro avviso, è proprio una visione che manca.
Appena dietro il boschetto di conifere, il Monumento ai Caduti di Sarzana e la vasca d’acqua versano nel più totale degrado, con una completa mancanza di manutenzione ordinaria, per cui ci aspettiamo una prossima uscita del mostro della laguna. E due passi oltre, la congiura dei pilastrini di marmo: il primo a sfidare la giunta Ponzanelli, dopo settimane e vani tentativi di riposizionamento, è stato completamente rimosso, il secondo versa in condizioni pietose e resta in balia della sua sorte, testimone dell’incapacità e incompetenza di questa amministrazione, anche nelle cose semplici. E se questo è il biglietto da visita del centro storico (pensiamo ai residenti ma anche al turismo dei record), figurarsi il resto.
E ancora continua il gioco della tombola, con le 20 mila presenze alla Fortezza Firmafede dichiarate da questa amministrazione, per cui viene da domandarsi se veramente vogliono spacciarle come un record?
Tanto per citare un nobile esempio vorremo ricordare che 15 mila presenze le faceva “l’Acoustic Guitar Meeting” in 5 giorni a un costo nettamente inferiore rispetto a quanto è stato speso per realizzare le mostre di Picasso e Dalì (xilografie, litografie, stampe e alcune ceramiche). Tutto molto carino e apprezzabile, ma definirli eventi al pari di grandi città d’arte è veramente mera propaganda.
Crediamo invece che andrebbe valorizzato il lavoro delle associazioni culturali del nostro territorio, che con estrema fatica e con i limiti imposti dalla Call for Ideas (il bando per la trasparenza, un bando non bando, nel senso che non ci sono parametri per aggiudicarsi punteggio , né una cifra a disposizione per i progetti con maggior punteggio). Non sembra ci siano cambi sostanziali dai precedenti metodi di attribuzione dei contributi, la gran parte la prendono sempre i soliti, mentre il tutto viene fatto passare per operazione finalmente di grande trasparenza!
Le Associazioni quindi con finanziamenti assai bassi riescono a dare un forte contributo artistico/culturale alla città. Chissà cosa potrebbero realizzare con 81.500 euro, altro che boschetti magici, che poi non si è ben capito cosa di magico ci sia realmente stato. Insomma con i numeri sono bravissimi, soprattutto a spararli a caso”.

Associazione Sarzana Protagonista

Più informazioni
leggi anche
Francesca Castagna
Interviene la segretaria pd del centro storico di sarzana
Castagna a Borrini: “Idea di cultura costosa, senza radici e paracadutata da fuori”
Moonland Sarzana
Il bilancio dell'assessore borrini
“Si chiude un anno da record per la cultura di Sarzana”
Marco Lorenzo Baruzzo
Segretario pd replica a borrini
Baruzzo: “Anno da record della cultura? In gran parte merito del tessuto associativo”