Tre aggressioni ad agenti di Polizia pentienziaria nel carcere della Spezia in sedici giorni. La denuncia arriva dai sindacati del settore Sappe, Sinappe, Osapp, Uil, Uspp, Cisl e Cgil che chiedono interventi urgenti, altrimenti sarà sciopero nei servizi diurni del Mos (Mensa obbligatoria di servizio). Stando a quanto riferito dalle delegazioni gli autori sono tre persone differenti e non ancora trasferite.
“Continuano la loro vita detentiva, come nulla fosse accaduto, impuniti e soprattutto “non trasferiti” ad altra sede come dalle circolari dipartimentali” tuonano i sindacati che elencano gli episodi in cui tre agenti sono rimasti coinvolti riportando, ciascuno, dai 6 ai 7 giorni di prognosi per le lesioni riportate.
Il primo episodio risale allo scorso 16 dicembre quando un poliziotto ha ricevuto: “Una bastonata alla nuca, ‘colpevole’ di essere intervenuto per evitare la peggio ad un altro ristretto barricatosi nella propria camera di pernotto per sfuggire alla furia inaudita e ingiustificata di un altro detenuto – sottolineano i sindacati in una nota congiunta-. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni”.
Il secondo episodio risale al 22 dicembre quando un detenuto avrebbe minacciato e colpito “un Ispettore di Polizia penitenziaria ‘colpevole’ di voler far tornare il detenuto nella sua sezione”. Anche questo ispettore è ricorso alle cure del Pronto soccorso e poi dimetto con una settimana di prognosi per le lesioni.
Il terzo e ultimo documentato è del 29 dicembre, una settimana dopo dalla seconda aggressione quando un agente ha ricevuto: “Insulti, minacce, colpi e spinte poiché ‘colpevole’ di voler far rispettare le regole all’interno dell’Istituto”. In questo caso le lesioni subite sono state giudicate guaribili in sei giorni. Nella nota Andrea Marino del Sappe, e Giovanni Di Lillo Sinap, Vincenzo Piazza di Osapp, Roberto Cilento di Uil, Fabio Pagani Uil Pa penitenziari Liguria, Guido Pregnolato di Uspp, Ciro Campoli di Cisl e Alessandro Izzo di Cgil Cgil Alessandro Izzo nell’esprimere profondo rammarico per quanto accaduto aggiungono: “Da tempo segnaliamo alla amministrazione penitenziaria in particolare al direttore della Spezia e Provveditore regionale sulle criticità dell’Istituto spezzino”.
Per i sindacati la casa circondariale di Via Fontevivo: “Non è dotata di nessuna ‘camera’ o reparto per destinare detenuti violenti . Si fa presente che, come oramai da troppo tempo succede, chi si rende protagonista di aggressioni nei confronti del personale e/o detenuti o compie danneggiamenti a beni dell’amministrazione , anche di importanti entità, non soltanto non sconta l’isolamento, ma addirittura continua a partecipare a tutte le attività ricreative e sportive, come nulla fosse accaduto e spostandosi anche in altre sezioni e piani”.
“Se non verranno presi urgenti provvedimenti le organizzazioni sindacali – conclude la nota – dal 15 gennaio inizieranno il presidio del personale di Polizia penitenziaria ad oltranza fuori l’ istituto penitenziario della Spezia fino a che non sarà assicurata l’integrità fisica di tutti i poliziotti e verrà posta fine a questa ordinaria violenza, che si potrà concretizzare soltanto con il trasferimento dei detenuti autori delle violenze e con l’invio di un congruo numero di personale di Polizia penitenziaria”.