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Sanità, altro sciopero in vista. Braccia incrociate del personale il 18 dicembre

Questa volta a incrociare le braccia sono dunque i camici bianchi dei 'servizi' di Asl e ospedali: veterinari, anestesisti-rianimatori e specialisti di patologia clinica e dell’area radiologica. L’azienda assicurerà, negli ospedali e nelle strutture sanitarie territoriali di propria competenza, il rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze.

Ospedale Sant'Andrea

Asl 5 informa la cittadinanza che il Dipartimento della funzione pubblica ha reso noto che per il 18 dicembre AAROI EMAC, FASSID,FVM e CISL MEDICI hanno proclamato lo sciopero nazionale settoriale riguardante il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria del Sistema sanitario nazionale e delle strutture che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il Sistema sanitario nazionale, così come i medici specializzandi assunti ai sensi dell’art. 1, comma 547 della legge 145/2018. Dopo quello confermato del 5 dicembre proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmeda, questa volta a incrociare le braccia saranno i camici bianchi dei ‘servizi’ di Asl e ospedali contrari alla legge di bilancio del governo Meloni “che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute”, si legge nella nota sindacale: veterinari, anestesisti-rianimatori e specialisti di patologia clinica e dell’area radiologica. L’azienda assicurerà, negli ospedali e nelle strutture sanitarie territoriali di propria competenza, il rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze.

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