“Nell’area dell’ex centrale a carbone della Spezia per ora è chiaro cosa non si farà: né un centro di ricerca, né un sito di produzione di idrogeno verde. Sul resto vige il silenzio più assoluto sul protocollo che il Comune della Spezia ha firmato con Enel. Una situazione del genere non si era mai vissuta. Cosa ci sarà di così segreto che i cittadini non hanno diritto di conoscere, secondo la giunta Peracchini e Enel, è un mistero buffo”. Lo chiede Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico.
“Viene da chiedersi secondo quale principio la città non dovrebbe poter parlare di un tema così centrale per la propria economia se il sindaco e la sua maggioranza non vogliono – continua Natale -. Davvero la giustificazione che c’è in ballo un’azienda quotata in borsa ha tratti farseschi. Intanto ieri in consiglio regionale, quando ho portato il tema, l’assessore della giunta Toti che avrebbe dovuto rispondere non era presente. Martedì prossimo torneremo a chiedere di sapere cosa succede ora che quei 14 milioni di euro di risorse del Pnrr sono state ritirate da Enel dal giorno alla notte, senza dare il tempo di costruire un nuovo progetto su un altro territorio regionale che permettesse di non perdere il finanziamento. Per colpa di Enel e per la mancanza di lungimiranza della Regione, la Liguria perde risorse che potevano tradursi in posti di lavoro e ricchezza. Respingo con forza questo atteggiamento supino di fronte all’inerzia con la quale viene gestita la riconversione di un’area strategica per un vasto comprensorio”.
Natale poi plaude alla mozione del gruppo Pd in consiglio comunale che torna a chiedere di candidare la Spezia a ospitare la nuova megafabbrica di pannelli solari prevista da Enel sul territorio nazionale. “Salutiamo con favore l’iniziativa del gruppo che ha Marco Raffaelli come primo firmatario – sottolinea Natale -. Vediamo se riuscirà a far muovere un sussulto da parte di Peracchini e la sua giunta. Nelle prossime settimane una analoga iniziativa sarà discussa anche in consiglio regionale e speriamo che si possa aprire una nuova pagina per la nostra città e la nostra regione”. Se il sindaco proprio non è riuscito a trovare uno straccio di idea da portare all’attenzione di Enel in tutti due anni dalla dismissione della centrale, gliela forniamo noi”.
