Il panorama di Vallegrande senza carbone si svela il 20 novembre prossimo. C’è anche la Spezia tra le città che attendono la data prevista per l’annuncio del nuovo piano industriale di Enel che dovrebbe tracciare una strada per l’area dell’ex centrale termoelettrica Eugenio Montale. L’idrogeno verde non ci sarà, come ormai certo, e così neanche i circa 14 milioni di euro del Pnrr che sarebbero stati investiti nel progetto.
L’attesa tuttavia non sembra snervare il mondo industriale spezzino. “La partita per il futuro dell’area Enel non è chiusa. Non è neanche iniziata. Diciamo che l’arbitro stra entrando in campo con il pallone sotto braccio”, si ascoltava oggi a margine della presentazione di B2B Mare La Spezia, la borsa spezzina della nautica che si tiene il 23 novembre prossimo al terminale crociere. A questa partecipano anche cantieri nautici che stanno cercando di convertire i propri propulsori a celle combustibili e che in una hydrogen valley avrebbero forse potuto trovare risposte alla futura domanda di carburante.
“Sulla rinuncia all’idrogeno per noi il giudizio è sospeso finché non avremo letto il nuovo piano industriale – ha spiegato Paolo Faconti, direttore di Confindustria -. Un aspetto che però ci piace sottolineare in questa fase è che Enel ha detto due cose. La prima che vuole investire sulla Spezia nel campo delle nuove tecnologie, rimanendo da capire quali. La seconda è che quelle aree, sulla base della pianificazione territoriale fatta dal Comune della Spezia, restano a vocazione industriale e artigianale. Sono due aspetti positivi che non escludono che in futuro possano essere destinate al comparto della nautica”.
“La partita è ancora totalmente da giocare – concorda Davide Mazzola, presidente CNA La Spezia -. Come imprenditori siamo testardamente ottimisti. Non possiamo prescindere dalla volontà di Enel e dal percorrere la strada della transizione energetica, si tratterà di capire in quelli modi sviluppare le possibilità tecnologiche che si affacciano oggi all’orizzonte. D’altra parte con Enel stiamo verificando anche la possibilità di alimentare le navi da crociera in sosta. E’ quindi un attore con cui rapportarci per risolvere alcuni problemi che si sono affacciati in questi anni, in un lavoro che coinvolge ovviamente il Comune della Spezia e gli altri enti preposti”.