Solamente la prontezza ha salvato il giullare di corte della “Rievocazione storica” del luglio scorso a Santo Stefano di Magra da un tentativo di truffa con il collaudatissimo trucco dello specchietto rotto. Tutto è cominciato con due auto che procedevano per Ponzano Magra dove l’uomo ha notato che, dietro di lui, un automobilista gesticolava e lo invitava a fermarsi. Di li a poco la situazione si è trasformata in una tentata truffa: il secondo uomo mostrava al malcapitato, che in quei giorni si trovava come di consueto a Santo Stefano per la rievocazione storica medievale, lo specchietto sinistro danneggiato il cui prezzo per la riparazione si aggirava ai 450 euro.
Sin da subito la vittima si è resa disponibile a dare almeno un parziale contributo economico per quanto accaduto e alla fine hanno pattuito per 100 euro, denaro che però doveva essere ritirato a un bancomat. Al momento della consegna dei soldi però il “giullare” ha chiesto all’altro i documenti di identità. Quest’ultimo si è mostrato molto nervoso e in un batter d’occhio è risalito in auto ed è andato via. La truffa così è stata sventata ma la potenziale vittima ha deciso di fare un passo in più recandosi al comando di Polizia locale di Santo Stefano per raccontare tutto.
Il comandante Maurizio Perroni e il vice comandante Andrea Prassini si sono attivati immediatamente. A seguito dell’indagine è emerso il “giullare” era quasi finito nella rete di un uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti per truffa e reati contro il patrimonio: si tratta di un 37enne romano per il quale è scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria per truffa tentata e rischia la reclusione fino ad un anno, pena che, qualora venisse confermata in giudizio, andrebbe a sommarsi alle pregresse e per le quali è anche stato incarcerato più volte.