Ce l’ha fatta di nuovo Aurelien Nguiamba. Come due anni fa, firma un contratto pluriennale da svincolato e si rimette in corsa a dispetto di una carriera che, a 24 anni, aveva fortemente rallentato dopo le esperienze in Ligue 2. Alle spalle infatti ha due anni da 500 minuti di impiego e cinque partite da titolare in totale.
Di queste, zero con lo Spezia che lo prelevò nell’ottobre 2021 da free agent dopo la scadenza naturale del suo contratto con i francesi del Nancy-Lorraine. Ultimo acquisto del maxi mercato di quell’anno, in cui i Platek misero sul piatto una cifra non lontana dai 30 milioni di euro per prendere in contropiede il blocco del mercato comminato dalla Fifa, che sarebbe scattato dal gennaio 2022, e programmare tre anni di calcio.
Nguiamba, centrocampista di piede mancino, con lo Spezia giocherà solo tre partite di campionato in serie A (in grande emergenza) e una di Coppa Italia, il famigerato 0-2 contro il Lecce che mosse la contestazione dei tifosi. In totale si supera di poco l’ora di gioco. L’anno successivo il prestito ai polacchi dello Jagiellonia (11 presenze), che sono tornati alla carica e gli hanno fatto firmare un biennale, con opzione per il terzo anno, nelle scorse ore.
Il francese era costato 180mila euro allo Spezia, cifra finita in commissione al suo procuratore. Ma anche la rescissione del suo accordo con gli aquilotti fino al 2024, dopo un’estate in cui nessuno si era fatto avanti per richiederlo, era stata onerosa per le casse del club. E così Nguiamba rimane il simbolo del periodo del blocco del mercato insieme a un manipolo di altre meteore. Per un Kiwior, ci sono gli Sher, Mraz, Podgoreanu, Sanca, Stijepovic, Bozhanaj e Nguiamba da mettere in conto. E a bilancio.