“Ma in questa città a qualcuno interessa la salute pubblica? O tutti pensano solo all’economia o al balòn? Forzando a dismisura i nostri principi ed anche l’articolo 32 della Costituzione (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività..), ci siamo messi nei panni di coloro che sostengono che «…un po’ di fumo dalle navi si può accettare, se i turisti portano soldi nella nostra provincia…». A costoro però oggi possiamo dire che non esiste un dato sul reale incremento economico per gli spezzini, mentre possiamo affermare – sulla base dei dati pubblici relativi ai valori di NO2 (biossido di azoto) rilevati dalla stazione Arpal di Via S. Cipriano/Piazza Caduti per la Libertà nel mese di giugno 2023 – che gli spezzini qualche rischio per la loro salute lo stanno correndo”. Si apre così l’intervento diffuso da Rete Ambiente – Altroturismo, formata da Associazione Posidonia, Associazione Cittadinanzattiva, Circolo Pertini, Coordinamento No biodigestore Saliceti, Legambiente, Italia Nostra, Verdi Ambiente e Società, Palmaria SI Masterplan NO.
“Nel mese di giugno – proseguono dalla Rete – sono state presenti in porto 20 navi da crociera per 17 giorni su 29 giorni considerati e dall’analisi dati Arpal emerge quanto segue (nell’analisi non è stato considerato il 9 giugno, Festa della Marina, in quanto non erano presenti navi da crociera, ma erano presenti aerei a reazione che volavano a bassa quota sulla città e diverse navi militari ormeggiate nel golfo):
Analisi dei dati senza le navi da crociera:
Massimo picco orario di NO2 : 65,96 µg/mc
Minimo picco orario di NO2 : 27,81 µg/mc
Media aritmetica dei picchi orari di NO2 : 50,30 µg/mc
Media aritmetica dei 143 valori dalle 07:00 alle 19:00 durante i 12 giorni di giugno: 31,28 µg/mc
Analisi dei dati con le navi da crociera:
Massimo picco orario di NO2 : 159,92 µg/mc (+142,45%)
Minimo picco orario di NO2 : 50,89 µg/mc (+82,99%)
Media aritmetica dei picchi orari di NO2 : 93,66 µg/mc (+86,20%)
Media aritmetica dei 201 valori dalle 07:00 alle 19:00 durante 17 giorni di giugno: 50,92 µg/mc (+62,79%)
Altro che solo il 7% in più di biossido di azoto rispetto al normale inquinamento da traffico veicolare, come affermato dal Comune in sede di audizioni consiliari”.
“L’NO2 è pericoloso – aggiunge Rete Ambiente – Altroturismo -. Citiamo dal sito del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente: «L’NO2 è tra i vari ossidi di azoto quello più importante da un punto di vista tossicologico. Numerosi lavori hanno evidenziato una associazione statisticamente significativa tra le concentrazioni atmosferiche giornaliere di NO2 e le consultazioni mediche, i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, la sintomatologia respiratoria nei bambini e l’incidenza di attacchi d’asma. È stata anche riscontrata un’associazione significativa tra le concentrazioni atmosferiche di NO2 e la mortalità giornaliera in varie città». Ci sovvengono – proseguono gli attivisti – anche le promesse fatte in sede di audizioni presso la competente Commissione consiliare del Comune di Spezia: elettrificazione delle banchine, sì, ma quando? Per quanto tempo ancora dovremo sopportare i fumi dalle navi? Il Comune o altro ente ha avviato pratiche per utilizzo dei fondi Pnrr per l’elettrificazione delle banchine? E l’altra promessa – ai limiti della credibilità – di adottare cappe aspiranti? No comment…”
La richiesta della Rete, conclude l’intervento, “è quindi quella che siano adottati immediati interventi contingibili ed urgenti da parte della massima autorità sanitaria (cioè il sindaco) per regolamentare il traffico delle navi crocieristiche, riducendone gli approdi in attesa delle dovute azioni per ridurre l’inquinamento atmosferico”.