Legambiente interviene in merito all’asta andata deserta per i primi due lotti di fabbricati e terreni di proprietà comunale sull’Isola Palmaria. “Alla luce di quanto è successo – scrive l’associazione ambientalista – riteniamo indecoroso che la cittadinanza, di cui la Palmaria è spazio di vita, “proprietà morale”, debba assistere da spettatrice al balletto intorno agli edifici oggetto d’asta, che in blocco vengono tutti venduti per finalità turistiche, senza che alcuno venga mantenuto di proprietà pubblica ad esempio per i servizi del Parco. Mentre l’Ostello (CEA) rimane chiuso e il Parco è stato di fatto svuotato di competenze e funzioni, del tutto assimilato al Comune ed alle sue politiche di privatizzazioni, incuranti dei valori naturali, ecologici e naturali delle Isole del Golfo”. Concludono da Legambiente: “Alla nuova amministrazione chiediamo un segno di discontinuità, congeli il procedimento d’asta e convochi finalmente l’ampio fronte che si oppone al Masterplan dell’isola Palmaria per discutere di come gestire il prezioso bene secondo gli interessi dell’intera comunità del Golfo”.
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Critica anche l'associazione posidonia