“Senza alcuna spiegazione una dipendente di Atc Esercizio assunta nell’ultimo concorso al termine dei sei mesi di prova si è vista recapitare una lettera a firma del direttore generale Francesco Masinelli in cui le veniva comunicato il mancato superamento del periodo di prova. Questo è il terzo caso nell’arco di pochi mesi in cui accade una situazione del genere. Da quanto ci è a conoscenza nella storia di Atc casi del genere non ve n’erano mai stati”. Così la Fit Cisl di Atc Esercizio interviene in difesa della lavoratrice non confermata dall’azienda.
“Per arrivare a procedimenti del genere il lavoratore deve aver combinato qualcosa di veramente grave. Ora ci domandiamo come può essere lasciata a casa una lavoratrice separata, madre con 3 figli da sostenere, che per quanto ci risulta in questi mesi di prova ha svolto il suo lavoro come gli altri dando inoltre la sua disponibilità, nonostante una chiara difficoltà familiare, a svolgere anche ore di lavoro straordinario, sopperendo alle situazioni di difficoltà aziendali nella copertura dei turni? Come Fit Cisl abbiamo dato mandato ai nostri studi legali di impugnare questo licenziamento ingiusto, e per quanto ci riguarda inconcepibile, soprattutto in un’azienda di proprietà pubblica”, concludono dalla Fit Cisl.
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