Dalla spazzatura domestica agli elettrodomestici, dai sanitari ai rifiuti da lavorazioni: prosegue la storia degli abbandoni nella zona fluviale del Magra, area Parco. Un tema di cui ci siamo già occupati e sul quale richiama l’attenzione la recente segnalazione di un cittadino relativa a numerosi punto di scarico al Piano di Vezzano (quel pezzo di territorio vezzanese sulla riva sinistra del fiume), soprattutto nei pressi del casello autostradale; a metà aprile la sua segnalazione via Pec al Comune di Vezzano, corredata da foto e posizione sulla mappa, ma, spiega dopo un sopralluogo fotografico dei giorni scorsi, i cumuli sono sempre lì. Anche CdS è tornata a dare un’occhiata, e certo, come testimoniato anche in passati articoli, la costellazione di abbandoni non passa inosservata, con siti che paiono ormai eletti a isola ecologica ufficiosa, ad esempio il parcheggio dall’impianto sportivo in località Corea, dove si notano numerosi abbandoni tra elettrodomestici, sacchi neri, scarti di lavorazioni; poco più in là, quasi simbolo della capitolazione, il pannello che illustra i percorsi pedonali e ciclabili della bassa vallata che ha ceduto e ormai si perde nel canneto.
Ma i cumuli di rifiuti di ogni sorta non è chiaramente questione solo vezzanese, è il lungofiume in generale – del resto a poche centinaia di metri dal Piano di Vezzano siamo a Santo Stefano, e anche lì lo scarico non manca – a continuare ad essere bersagliato dagli abbandoni. A seguire qualche scatto:
Una vasca da bagno abbandonata al Piano di Vezzano, vicino al casello
Rifiuti abbandonati lungo la strada a fianco del ponte ferroviario di Fornola
Rifiuti dall’impianto sportivo di Corea