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Ponte sul Magra, a Santo Stefano è bipartisan la contrarietà

Una posizione, con declinazioni differenti, nuovamente emersa nel corso del consiglio comunale di ieri. La sindaca: "Troviamo le risorse per il secondo lotto in modo tra trasformare un problema in un'opportunità". Approvata mozione che vedrà l'amministrazione Sisti integrare, inserendo le perplessità sull'infrastruttura, la delibera di giunta sul contributo di Confindustria al Piano territoriale regionale.

Partiti i lavori per il ponte tra Santo Stefano e Ceparana
Rendering del ponte tra Santo Stefano e Ceparana

Se fuori da Santo Stefano, come emerso anche in occasione del recente incontro tenutosi a Ceparana, nei confronti del ponte sul Magra c’è un favore caratterizzato da una certa trasversalità, entro i confini santostefanesi la situazione pare essere differente, come nuovamente delineatosi ieri in occasione della seduta del Consiglio comunale. “Voi sapete che abbiamo grosse difficoltà come Comune ma anche come maggioranza ad accettare l’idea del ponte – ha introdotto il tema la sindaca Paola Sisti -. In questi anni abbiamo lottato, con l’aiuto della Regione, perché si rendesse attuabile il lotto due, per dare risposte al territorio di Santo Stefano. La Regione si è impegnata sulla progettazione del lotto due, che è stato progettato per un costo di circa 300mila euro; e ora l’impegno è che il lotto due vada ad alleviare il traffico della nostra zona retroportuale, delle vie Togliatti, Giuncaro e Tavilla, soffocate dalla presenza dei camion; un lotto che dunque dovrebbe trasformare quello che per me è un problema, l’arrivo del ponte, in una opportunità. Adesso dobbiamo dunque cercare di ottenere le risorse per realizzarlo, come anche quelle per realizzare la Variante Cisa”, tema quest’ultimo che sarà toccato in più interventi del dibattito.
Nel corso del consiglio ha ribadito la sua contrarietà all’opera la consigliera Eva Battistini, rappresentante di Rifondazione all’interno della maggioranza di centrosinistra: “I lavori del ponte sono partiti ma dobbiamo comunque continuare a rimarcare la nostra posizione di contrarietà, innanzitutto per una questione di coerenza, come per il biodigestore”, ha detto. L’esponente Prc ha altresì espresso apprezzamento per quanto fatto da Palazzo civico sul lotto 2 nel corso di questa e della precedente amministrazione, palesando poi “molte preoccupazioni, non perché non pensi che il Comune non farà di tutto perché venga realizzato in una determinata maniera; ma parliamoci chiaro, i soldi per il lotto due al momento non ci sono. E intanto sono partiti con i lavori del ponte essendo consci che, come è stato affermato nell’assemblea dei giorni scorsi a Ceparana, i 15 milioni non basteranno. Insomma vedere come sono andate le cose finora non mi fa ben sperare”.

Più ottimista la visione dell’assessore Gionni Giannarelli: “Sappiamo che mancano i fondi, ma c’è la progettazione, il lotto 2 è un dato di fatto”. Dall’opposizione l’esponente Lega Silvio Ratti ha espresso l’auspicio che il secondo lotto venga finanziato e realizzato “e non vorrei il ponte diventasse strumento per portare container anche dall’altra parte visto che qui ormai non c’è più posto”, ha sottolineato. “Non so se riuscirò a vedere il secondo lotto realizzato e spero di non vedere realizzato nemmeno il ponte, che secondo me porterà grossi e ulteriori problemi alla nostra valle, unito al biodigestore. Ci vuole unione, stiamo difendendo il nostro territorio”, ha affermato, sempre dall’opposizione, il capogruppo di Uniti per cambiare, Emanuele Cucchi. “Da Ceparana il traffico veicolare sfrutterà il futuro ponte e continuerà a utilizzare quello di Albiano, mantenendo l’attuale situazione di traffico, rumore, vibrazioni, inquinamento e gas di scarico che caratterizza la Via Cisa? E cementificare la Macchia non peggiorerà l’impatto ambientale in una zona già pesantemente penalizzata? E il ponte non sarà più utile a Follo e Bolano che a noi?”, gli interrogativi posti dal consigliere di opposizione Luciano Mondini, capogruppo di Salute e ambiente, che ha concluso: “Certamente con un casello a Ceparana e un ponte che lo collega direttamente alla zona del Tmb, se un domani ci fosse un traffico di tir che trasportano rifiuti organici al biodigestore, l’impianto ne trarrebbe indubbio vantaggio”. “Occorre lavorare per trovare le risorse per il secondo lotto anche avvalendoci di tutte le nostre figure di riferimento, come centrodestra e centrosinistra – le parole di Niccolò Menconi, capogruppo di maggioranza -. Ci siamo trovati il problema del ponte, che non porterà giovamento a Santo Stefano. Cerchiamo quindi soluzioni per migliorare la situazione”.

Due le pratiche che hanno visto toccato il tema del ponte, prima il bilancio di previsione, poi la mozione presentata dalla consigliera Eva Battistini che chiedeva di fatto di ridiscutere e superare con nuova delibera l’atto di indirizzo, deliberato lo scorso febbraio, con cui la giunta Sisti esprimeva generale condivisione in merito al contributo di Confindustria La Spezia al Piano territoriale regionale, contributo che tra i vari punti esprime favore alla realizzazione della bretella sul Magra, uno degli aspetti sui cui Battistini reputa opportuna una revisione. “Ho depositato la mozione a marzo – ha evidenziato la consigliera -. Da allora c’è stata la conferenza stampa sul Piano territoriale in Comune alla Spezia – e ci tengo a dire che trovo positivo che gli enti lavorino insieme sulle progettualità, certo sono importanti anche i contenuti oltre al metodo – seguita il giorno dopo dalla partenza dei lavori del ponte. Ma ribadisco che nonostante il via del cantiere è giusto continuare a sostenere la nostra contrarietà”. “A febbraio abbiamo fatto questa delibera, come giunta avevamo il diritto di farla, ma non c’è stato un passaggio in maggioranza – ha detto Sisti -. La consigliera Battistini ha ravvisato delle criticità che ritiene avremmo dovuto evidenziare, e sono d’accordo con lei. Non si può però annullare un atto, sarebbe un atto grave e annullerebbe un processo importate di una futura condivisione su determinati temi – ad esempio che qualcuno dica che serve la Variante Cisa ci fa piacere! -, si può però procedere con una nuova delibera che integri la precedente e che sottolinei che vogliamo che i vincoli ambientali permangano e che resta la nostra contrarietà al ponte. Ma come dico sempre alla consigliera Battistini – ha aggiunto la sindaca – questa amministrazione ha subito la vicenda del ponte perché il protocollo d’intesa che dava il via all’opera è del 2015, l’ha sottoscritto l’amministrazione precedente. Quel protocollo d’intesa, così, non l’avrei mai firmato. Dopodiché credo che anche il ponte avesse uno suo perché rispetto al fornire un collegamento – conosciamo le conseguenze che patiamo quando si chiude un’arteria non avendone altre – ma il vero tema è che oggi con le rampe di Ceparana il ponte è inutile. Ci vorrebbe qualcuno che ridiscutesse tutto il progetto, ma ormai l’autorizzazione è andata; semmai c’è un problema di risorse economiche”. Una vicenda, quella del ponte, in merito alla quale per la sindaca “il Comune di Santo Stefano si è trovato in perfetta solitudine, non è mai stato ascoltato da nessuna parte”.
La mozione della Battistini è stata dunque approvata all’unanimità modificata nell’impegnativo con un emendamento, presentato dal capogruppo di maggioranza Menconi, per il quale il testo definitivo impegna sindaco e giunta a redarre un documento, da inviare a Comune della Spezia e Regione Liguria, che tenga conto dei rilievi della consigliera presentatrice “e che rafforzi la necessità di condividere le linee sulla programmazione infrastrutturale di Val di Magra e provincia”.
QUI il video integrale del Consiglio comunale.

 

 

 

 

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