Nel tardo pomeriggio di ieri un pensionato, residente nella zona di Piazza Cavour, ha chiesto aiuto tramite il numero unico di emergenza per denunciare di essere appena stato ferito a seguito di un furto in abitazione, tramutatosi in una rapina impropria. Sul posto personale delle Squadre Mobile e Volante, nonché del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica per le indagini ed i rilievi del caso. L’anziano, appena rientrato nella propria abitazione, ha raccontato cosa gli era accaduto: appena aperta la porta di casa aveva notato l’appartamento a soqquadro e in una camera la presenza di un cittadino extra-comunitario con in mano un pezzo di ferro, evidentemente utilizzato poco prima per forzare una finestra. L’autore del reato, che si era già impossessato di denaro contante e di alcuni preziosi, per guadagnarsi la fuga colpiva al volto il padrone di casa con lo stesso pezzo di ferro che brandiva tra le mani per poi fuggire sul tetto di uno stabile attiguo, passando dalla finestra infranta. Così ha fatto perdere le proprie tracce.
Immediatamente soccorso l’uomo è stato refertato presso il pronto soccorso del Sant’Andrea con prognosi di un mese per frattura delle ossa nasali ed applicati due punti di sutura sopra il labbro. Sul tetto, lungo il percorso di fuga, è stato rinvenuto il pezzo di ferro utilizzato dal malvivente per forzare l’ingresso e aggredire l’anziano. La Polizia si è messa immediatamente al lavoro: nell’immediatezza del fatto sono stati acquisiti i filmati tratti dalle telecamere di sicurezza cittadine, tra i quali quelli di una telecamera che riprendeva anche una porzione del tetto sul quale il rapinatore era fuggito. L’uomo è stato subito riconosciuto dagli agenti della Squadra Mobile: si trattava infatti di un soggetto identificato proprio alcuni giorni prima nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, finalizzati anche alla prevenzione dei reati contro il patrimonio. Dopo
serrate ricerche l’uomo è stato rintracciato dal personale della Squadra Mobile in centro, ancora vestito con gli stessi abiti indossati durante la rapina e ripresi dalle telecamere di sicurezza.
A seguito di perquisizione personale è stato poi trovato in possesso della somma di denaro, di un modico quantitativo di hashish, nonché di una particolare e ben riconoscibile custodia per preziosi, della quale si era impossessato durante la consumazione della rapina, mentre risultavano già essersi disfatto dei relativi gioielli. Successivamente, in sede di individuazione fotografica, è stato riconosciuto dalla vittima del reato. Stante il pericolo di fuga e visti i gravi indizi di colpevolezza raccolti, l’autore del reato veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto. La posizione del fermato, identificato come un trentenne cittadino tunisino senza fissa dimora al quale viene contestato il reato di rapina aggravata perché commessa in un luogo di privata dimora ed in danno di persona ultrasessantacinquenne nonché dei reati di lesioni personali aggravate, è ora al vaglio del sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Elisa Loris e poi del GiP di turno, per una puntuale analisi delle condotte e responsabilità dell’indagato.