“Dopo un anno e mezzo dall’insediamento dell’amministrazione di sinistra guidata dal sindaco Sisti è giunto il momento di fare un primo bilancio circa l’operato e le ricadute sulla vivibilità del territorio da parte dei cittadini.
Il dato che salta all’occhio è la mancanza di condivisione e confronto sulle progettualità che andranno ad incidere sulle abitudini e la quotidianità dei santostefanesi. E’ inaccettabile che su grandi progetti come la ristrutturazione di Piazza Matteotti ed il riassetto della Piazza Garibaldi, che rappresentano il cuore del capoluogo, non solo manchi la condivisione con la minoranza ma soprattutto con i cittadini. Le piazza sono di chi le vive e vanno pensate e migliorate con chi le frequenta! Non possiamo pensare che i buoni propositi circa la riqualificazione dei centri storici saranno realizzati con la rivisitazione in modalità “parcheggio” di Piazza Garibaldi e con qualche modifica alla viabilità. Dove è finita la “politica che ascolta” di cui il sindaco Sisti si faceva promotrice? Perché il sindaco e questa giunta non hanno incentivato il rinnovo delle consulte territoriali, efficace strumento di collegamento tra i cittadini e chi è stato chiamato a governare?”. Si apre così la nota diffusa da Eleonora Aiesi e Silvio Ratti, consiglieri comunali della Lega a Santo Stefano.
“Allo stesso modo – proseguono i due esponenti dell’opposizione -, l’amministrazione è latitante sui temi posti da questa minoranza: le risposte arrivano tardivamente ed i consigli comunali e le commissioni non vengono convocati da mesi. Dopo ben otto anni, l’operatività del Palazzo comunale è ferma al palo, mancano aggiornamenti circa gli sviluppi su temi quali la Cava ex Brina, la bonifica della Ceramica Vaccari, la situazione delle strutture scolastiche, gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Basti pensare che, nonostante i recenti interventi di messa in sicurezza idraulica della parte terminale di Via Tavilla, anche in occasione di recenti piogge gli allagamenti non si sono fatti attendere”.
“L’amministrazione è dotata di una Commissione Ambiente adibita anche alla discussione su temi come la raccolta dei rifiuti ma, ad oggi, nessuno vigila e così succede che probabili problemi organizzativi degli appaltatori ricadano sulle modalità di raccolta dei rifiuti con la conseguenza che, spesso, intere zone vengono dimenticate a discapito dei cittadini e in paese i turisti siano accolti da bidoni stracolmi in piazza e nelle vie interne. La sensazione generale è quella di uno stato di assenza e di latitanza da parte degli amministratori di questo Comune che, blindati dalla forza dei numeri in Consiglio comunale e chiusi nelle loro stanze, mancano di trasparenza e di condivisione”, concludono Aiesi e Ratti.