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"nulla è stato fatto per l'integrazione"

“Il nuovo miracolo italiano di Piazza Brin: telecamere per i residenti storici e crescita non governata dei circoli per le comunità straniere”

Il consigliere comunale Pd Andrea Montefiori attacca e interpella l'amministrazione Peracchini.

Il Comera, chiuso a fine 2022. Uno degli scatti trasmessi dal consigliere Montefiori
Il Comera, chiuso a fine 2022. Uno degli scatti trasmessi dal consigliere Montefiori

Interpellanza a tema Quartiere umbertino da parte del consigliere comunale Pd Andrea Montefiori. Piazza Brin ed il Quartiere umbertino, negli ultimi anni, non sono stati oggetto di significativi interventi e politiche che ne abbiano migliorato i servizi e la complessiva qualità della vita”, scrive l’esponente dell’opposizione. “Dopo gli anni delle riqualificazioni di diversi ambiti della zona (ex scuola Pontremoli, nuova mediateca nell’ex Odeon, cortili delle case popolari, Piazza Brin) – prosegue -, non sono stati portati nuovi servizi nel quartiere e l’ultimo quinquennio è stato caratterizzato dalla chiusura di molte attività storiche del commercio e dell’unico sportello bancario, senza che nulla venisse frapposto a questa situazione da parte della giunta comunale. L’unica azione posta in essere è stata l’installazione di telecamere aggiuntive, utili sicuramente, ma che non hanno visto nel contempo la messa in campo di indispensabili politiche di rigenerazione della vita del quartiere, in particolare politiche rivolte alla riqualificazione del commercio (per esempio introducendo la fiscalità di vantaggio), elemento fondamentale sia come servizio al cittadino che come occasione di arricchimento della socialità”.

“Molti dei negozi e pubblici esercizi, che hanno cessato la propria presenza nel Quartiere Umbertino, sono stati sostituiti non da nuove attività commerciali, bensì da numerosi circoli privati che, in quanto tali, poco hanno portato al miglioramento ed alla crescita del quartiere, senza che a tale nuova presenza sia stato posto un argine, per altro promesso prima della vittoria elettorale del centro destra nel 2017”, aggiunge Montefiori, che osserva altresì che “i circoli privati sono un elemento di separazione tra le diverse comunità che abitano e vivono il quartiere, non favorendo così la necessaria integrazione” e che “nulla è stato fatto per la necessaria, vista la composizione sociale del quartiere, integrazione tra la comunità italiana e quelle straniere, non è stato pensato alcun genere di politiche dedicate ad una zona della città che vive problematiche complesse e che, per questo, necessiterebbe di risposte altrettanto articolate”. E per il consigliere “questa amministrazione è riuscita a realizzare il ‘nuovo grande miracolo italiano’, ricevendo sia il consenso degli abitanti storici di Piazza Brin, che invocavano legge e ordine, grazie all’incremento del numero di telecamere, quanto quello delle comunità straniere, assecondando la crescita, non governata, di diversi circoli privati che hanno, piano piano e nell’indifferenza della giunta, preso il posto dei negozi che chiudevano via via i battenti”. Aggiunge inoltre “che la manutenzione del Quartiere umbertino risulta carente, in particolare per quanto attiene all’arredo urbano ed al verde pubblico. Nel bilancio del Comune della Spezia sono finalmente stati previsti 57mila euro per il rinnovo delle molto deteriorate sedute in legno (ve ne accorgete dopo 6 anni…) della Piazza Brin, ma tale importo origina da eventuali alienazioni di beni comunali, voce di entrata molto incerta ed aleatoria”.

Piazza Brin, alcuni scatti trasmessi dal consigliere Montefiori

Sulla scorta di queste interrogazioni, Montefiori interpella il sindaco Pierluigi Peracchini e la sua giunta per sapere “quali provvedimenti amministrativi ed iniziative politiche pensino di attivare per affrontare i problemi richiamati; se le risorse destinate al rinnovo delle sedute in legno della Piazza Brin possano essere considerate effettive ed in quali tempi si pensi di sostituire gli arredi in questione; se sia prevista una compiuta riqualificazione del verde pubblico presente nel quartiere; se ritengano di mettere ordine agli spazi esterni di molti negozi, spesso maltenuti e quindi percepiti come causa di degrado ed abbandono; quanti controlli siano stati fatti e quante sanzioni siano state elevate relativamente al divieto di consumo di alcolici fuori dagli esercizi pubblici (con relativo cospicuo abbandono di bottiglie in luoghi che tutti i cittadini hanno diritto di poter vivere); se abbiano pensato ad attivarsi affinché venga riportato nel quartiere almeno uno sportello bancomat, servizio tra i più necessari ed utilizzati quotidianamente dalle persone”.

Piazza Brin, alcuni scatti trasmessi dal consigliere Montefiori
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