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Il sindaco: "cooperativa realtà indispensabile"

Lerici, mozione a sostegno dei mitilicoltori: “Da aprile a giugno 2022 divorati tutti gli allevamenti fuori diga”

Risorse per mitigare i costi, contributi al settore, modifiche o deroghe alle norme sull'esercizio della pesca professionale.

Muscolai
Muscoli

Mozione a sostegno dei mitilicoltori spezzini presentata da Per Lerici e i suoi borghi, gruppo consiliare di maggioranza a Lerici, che chiede venga inserita nell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio comunale. “La Cooperativa dei Mitilicoltori Associati rappresenta una realtà indispensabile per l’economia e la comunità spezzina” e “ormai da decenni i vivai sono oggetto di predazione da parte di orate e, in misura minore, di altri pesci”, si legge nelle premesse del testo, che segnala poi come “da aprile 2022 a giugno 2022 sono stati divorati tutti gli allevamenti fuori diga, con una stima di perdita di oltre 9.000 quintali di prodotto (tra novellame e maturo) e che i predatori si sono successivamente spostati all’interno della diga provocando una perdita di prodotto di oltre 8.000 quintali”, una “situazione di indisponibilità di prodotto ha comportato un razionamento dello stesso nel mese di agosto 2022 e una prematura commercializzazione del prodotto allevato in Spagna”. Si osserva inoltre che “la disponibilità di prodotto locale in mare è purtroppo limitatissima a causa della predazione e che possiamo quantificare la stessa produzione in circa 6.000/7.000 quintali di prodotto a fronte di un mercato che annualmente (da marzo a settembre) ha sempre assorbito circa 20.000 quintali di prodotto locale”.

Una mozione in cui si parla anche del progetto Smart Bay (“la Cooperativa è parte integrante dell’accordo di collaborazione Smart Bay Santa Teresa al fine di garantire scientificamente un contesto ideale agli allevamenti,
monitorando costantemente i parametri di salubrità del mare grazie agli enti di ricerca del Polo Scientifico di Santa Teresa Enea, Cnr-Ismar e Ingv”), di azioni della Cooperativa quali l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabulatore e l’adesione al progetto Life Mussels che prevede la sostituzione delle retine
in polipropilene con retine biocompostabili, e che tratta inoltre il tema del Regolamento inerente la disciplina della navigazione e del traffico nella rada e nel porto della Spezia, in particolare l’articolo 21, relativo all’esercizio della pesca professionale, che stabilisce che “nell’ambito della rada interna in tutte quelle aree non assentite in concessione dall’Autorità Portuale, è normalmente vietato l’esercizio della pesca marittima professionale effettuata con qualsiasi sistema ed attrezzo se non specificamente autorizzato dall’Autorità Marittima” e che “nei due impianti di mitilicoltura a ridosso della diga foranea, nella rada esterna del porto della Spezia, è vietata qualunque attività estranea all’impianto di allevamento, ingrassamento e riproduzione di semi di mitili”. Ma, segnala il testo della maggioranza, “il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (oggi Masaf) ha già consentito in deroga la pesca mediante cianciolo e pesca subacquea per arginare il fenomeno della predazione dei vivai”, riferendo altresì che “fino a questo momento la pesca con cianciolo è risultata essere la misura più efficace per affrontare la problematica, ma che ad oggi non c’è una realtà che la pratichi a causa della limitata possibilità di esercizio dell’attività”.

Quindi l’impegnativa della mozione, che dà mandato a sindaco e giunta “di impegnarsi a reperire risorse anche nell’ambito del bilancio comunale al fine di concorrere alla mitigazione dei costi necessari ad affrontare le problematiche sopra esposte; di attivarsi con la Giunta di Regione Liguria, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale e Masaf al fine di predisporre interventi contributivi verso il settore della mitilicoltura che ha
subito danni a seguito della predazione prevedendo il rimborso del 50 per cento delle spese sostenute per ripopolare e proteggere gli allevamenti; di attivarsi verso gli enti competenti al fine di modificare/derogare all’attuale Regolamento inerente la disciplina della navigazione e del traffico nella rada e nel
porto della Spezia (art. 22 dell’Ordinanza 24 luglio 2001, n. 150) all’art. 21 Esercizio della pesca professionale”.

“La Cooperativa dei Mitilicoltori Associati rappresenta una realtà indispensabile per l’economia e la comunità della nostra provincia, va sostenuta ed ascoltata. Per far fronte a questa seria problematica è necessario che tutti gli enti si adoperino per trovare soluzioni, come ad esempio, consentire la pesca all’interno della diga o proteggere i vivai con reti da pesca”, commenta in una nota il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, in merito all’iniziativa politica. “E’ necessario sostenere chi si impegna sul territorio, chi investe in innovazione e tutela della propria attività e del paesaggio. Oggi la mitilicoltura spezzina versa in precaria situazione economica e ha bisogno di aiuti per ripristinare le scorte di mitili dei vivai, oltre che per dotarsi di attrezzature adeguate”, conclude il primo cittadino.

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