È fissata per i primi giorni di aprile l’udienza presso il Tribunale di Imperia in merito alla richiesta dei fratelli Merano di ottenere una sentenza che riconosca l’acquisto di circa cento ettari della Tenuta di Marinella per realizzare un oliveto. Come noto gli imprenditori vogliono veder riconosciuta l’offerta di pagamento da 6,3 milioni, 500mila dei quali già versati nell’aprile 2021 nello studio notarile presso il quale il 17 novembre scorso si sarebbe dovuto siglare il rogito con Marinella Spa. Firme che invece non sono arrivate dopo che la società, con l’ingresso dei nuovi liquidatori, ha bloccato l’operazione: Grazzini e Currò – assistiti nella pratica dagli avvocati del foro di Roma Salvatore Luciano Furnari, Giuseppe Proietti ed Enrico Caratozzolo – hanno da subito sollevato due criticità riguardanti la perdita di efficacia del contratto dopo il 30 aprile 2022 e l’impossibilità di frazionare i terreni da cedere ai Merano. Condizioni che secondo la proprietà e i propri legali non consentirebbero proseguire il percorso per la cessione e la realizzazione dell’oliveto che dunque al momento resta un progetto difficilmente realizzabile.
Marinella Spa che, in attesa di sviluppi sul fronte imperiese, sta valutando possibili scenari e soluzioni con il Comune di Sarzana lasciando comunque intendere di voler evitare vendite sotto prezzo.
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Il 17 novembre era già stato fissato appuntamento per il rogito notarile
"non voglio perdere i 15 milioni del pinqua"
Il progetto dell'oliveto è dunque fattibile
Il futuro