Il telefono del centralino della Polizia Locale ha squillato qualche minuto dopo la mezzanotte. Dall’altro capo del telefono una persona che desiderava segnalare la circostanza di un incidente appena avvenuto in Viale San Bartolomeo. Nel cuore della notte, la pattuglia inviata non ci ha messo molto a raggiungere il luogo dell’accaduto. Ai vigili intervenuti la dinamica del sinistro è apparsa da subito chiara: una Fiat Stilo che percorreva il viale in direzione centro, poco oltre il cavalcavia, ha iniziato a sbandare verso destra per poi andarsi a schiantare con la parte anteriore contro quella posteriore di una Fiat Panda, regolarmente in sosta nel parcheggio in linea tracciato su tale lato. Le conseguenze dell’urto, a causa del quale la Panda parcheggiata veniva spinta in avanti per metri sormontando il marciapiede antistante, e i danni riportati dai due veicoli, pressoché distrutti, documentavano la velocità molto sostenuta con cui procedeva la Stilo.
Il conducente, che rifiutava le cure mediche, era ancora al posto di guida quando gli agenti della Locale, avvicinatisi a lui, deducevano, stando all’eloquio sconnesso nonché all’odore di alcol, che la perdita di controllo fosse imputabile alle condizioni psico-fisiche alterate del giovane a seguito di abuso di sostanze alcoliche. Peraltro, nell’alloggiamento accanto al cambio dell’auto, vi era un bicchiere che conteneva ancora il residuo di un cocktail. Sottoposto alle prove con etilometro, il ragazzo, un ventunenne spezzino, risultava avere un tasso alcolemico pari quasi a 2 g/l quando, trattandosi di conducente che ha conseguito la patente “B” da meno di tre anni, il Codice della Strada non ammette nemmeno la fascia minima di tolleranza di 0,50 g/l. Per lui, considerato a tutti gli effetti un “neopatentato”, in quanto risulta aver conseguito la patente da poco più di un anno, pene severissime sia di carattere penale che amministrativo: a suo carico verrà inoltrata alla Procura della Repubblica comunicazione per il reato di guida in stato di ebbrezza, con la previsione delle pene dell’arresto da sei mesi a un anno e dell’ammenda da euro 1.500 a 6.000, aumentate da un terzo alla metà in quanto neopatentato ed ulteriormente raddoppiate per aver causato un incidente stradale.
Per quanto riguarda la patente di guida, immediatamente ritirata in sede di rilievi del sinistro, gli verrà sospesa per un periodo minimo che va da uno a due anni, con previsione di raddoppio sia per aver causato incidente stradale, con un tasso alcolico superiore a 1,5 g/l, sia perché l’auto che guidava non apparteneva a lui ma a una terza persona, estranea al reato. Il giovane, incorso, come già detto, nella violazione della fascia più grave, dovrà inoltre sottoporsi alla visita medica disposta dalla Prefettura con l’ordinanza di sospensione del documento di guida, documento che, addirittura, gli potrebbe essere revocato dal Tribunale con l’eventuale sentenza di condanna.
Il punteggio della patente gli verrà azzerato, con il conseguente obbligo di sottoporsi nuovamente agli esami di idoneità tecnica alla guida. La patente gli verrebbe certamente revocata qualora nell’arco dei prossimi tre anni fosse recidivo. Infine, per la condotta di guida tenuta, gli è stata contestata anche la velocità pericolosa e la perdita di controllo, con sanzioni aumentate in quanto le violazioni sono state commesse in orario notturno, dopo le 22.