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Ru 486

Consiglio regionale, maggioranza spaccata sulla pillola abortiva: approvato odg Pd-Articolo Uno

Lega e due totiani votano assieme all'opposizione.

Consiglio regionale ligure

Differenti visioni in maggioranza oggi in Consiglio regionale sull’ordine del giorno presentato dall’esponente Pd Roberto Arboscello che impegna presidente e giunta regionali “ad avviare le azioni necessarie a permettere la distribuzione in totale sicurezza della pillola RU486 presso i consultori territoriali”. L’odg sulla distribuzione della pillola per l’interruzione di gravidanza, sottoscritto da tutto il gruppo Pd-Articolo Uno, è stato infatti approvato con 17 voti a favore (Lega, Pd-Articolo Uno, Movimento cinque stelle, Lista Sansa, Linea Condivisa, Gruppo misto, la spezzina Daniela Menini e Edoardo Bozzano del gruppo Cambiamo con Toti) e 9 contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia, e Giovanni Boitano, Lilli Lauro, Chiara Cerri, Domenico Cianci e Angelo Vaccarezza del gruppo Cambiamo con Toti).

“Ringrazio l’assessore Gratarola e i consiglieri della maggioranza che hanno capito l’importanza di questa misura e non ne hanno fatto una questione ideologica. In questo modo la nostra Regione garantisce alle donne un’ulteriore possibilità nell’effettuare, in sicurezza e con l’assistenza adeguata, l’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, che ad oggi è il metodo meno invasivo e anche psicologicamente più vantaggioso rispetto a quello chirurgico”, afferma in una nota il consigliere Arboscello. “Prevedere l’accesso a un trattamento sanitario sicuro, senza la necessità di un ricovero ospedaliero, è un’opportunità in più e un diritto che chiediamo venga garantito sempre più in Liguria, anche nei consultori. Il voto favorevole è un passo avanti: purtroppo una parte della destra, anche di fronte a questa iniziativa di civiltà, perde l’occasione di abbandonare posizioni ideologiche e si dichiara contraria ad un diritto alla salute delle donne, come l’aborto farmacologico”, aggiunge il capogruppo Pd-Articolo Uno Luca Garibaldi.
Soddisfazione anche dalla Conferenza donne Pd della Spezia: “L’ordine del giorno e approvato in Consiglio regionale apre finalmente la possibilità della distribuzione della pillola RU 486 anche nei consultori – le parole della portavoce e consigliera comunale Viviana Cattani -. Una misura e una scelta importante che offre alle donne una possibilità in più per eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza attraverso il trattamento farmacologico presso la rete degli ambulatori e soprattutto in piena sicurezza. Il venire meno del ricovero ospedaliero può rappresentare per la donna una diminuzione dello stress psicologico che accompagna un momento così delicato, garantendo comunque la massima sicurezza e assistenza. Il voto del Consiglio regionale rappresenta sicuramente un passo in avanti, atteso da tempo, e ringrazio il gruppo consigliare per averlo promosso e sostenuto. Il voto trasversale giunto sia dai gruppi di maggioranza che di opposizione ha la volontà di mettere al centro la donna e la sua salute e dimostra che è possibile discutere nel merito senza dividersi su posizioni ideologiche sulla pelle delle donne. La notizia è molto importante, perché se pensiamo che ad oggi sono solo due regioni in Italia (Lazio e Emilia-Romagna) a distribuire la pillola RU 486 nei consultori familiari, è chiara la portata della decisione del nostro Consiglio regionale”.

“Continuano ad evidenziarsi sempre di più le spaccature all’interno della maggioranza” scrive in una nota il capogruppo di Linea condivisa e vice presidente della Commissione sanità Gianni Pastorino. “Il provvedimento è stato votato con 17 voti favorevoli contro 9 contrari – aggiunge -. È evidente la spaccatura all’interno della maggioranza e la sconfitta delle posizioni oltranziste di Fratelli d’Italia. Aldilà della discussione politica è davvero importante che le donne nella nostra regione possano avere accesso, tenendo conto della totale sicurezza, alla pillola non soltanto attraverso le strutture ospedaliere. Da anni porto avanti questa battaglia di civiltà in Consiglio regionale anche per un accesso gratuito alla pillola anticoncezionale. Oggi la destra paternalistica ha perso. La destra che attacca e mette in discussione l’autodeterminazione delle donne, puntando al depotenziamento, diretto o indiretto, dei consultori ha perso”.

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