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Sanità: esami non prenotabili e liste d’attesa di quasi un anno. Il gruppo Sansa: “Al limite dell’interruzione del pubblico servizio”

I dati di Lista Sansa su Asl 5: "In Asl 5 colonscopia, rettosigmoidoscopia con endoscopio flessibile, rm colonna toracica smdc risultavano essere esami non prenotabili e l'attesa è di quasi un anno, 345 giorni per la precisione, un'esofagogastroduodenoscopia con biopsia"

Personale medico, medici infermieri

In Asl 5 colonscopia, rettosigmoidoscopia con endoscopio flessibile, rm colonna toracica smdc risultavano essere esami non prenotabili e l’attesa è di quasi un anno, 345 giorni per la precisione, un’esofagogastroduodenoscopia con biopsia. Sono i dati diffusi dalla Lista Sansa nell’ambito di una conferenza stampa a Genova dove è stato fatto un punto della situazione in merito a una serie di segnalazioni raccolte nelle ultime settimane.

Lista Sansa riporta anche alcune testimonianze.

“Nella mia famiglia c’è una grave familiarità per il tumore al colon retto. Per questo sono costretta a fare controlli frequenti. È una questione di vita o di morte. Ma quando la settimana scorsa ho chiamato il call center della Regione mi hanno detto che nella mia Asl l’esame non era nemmeno prenotabile”.

 “Il mio medico mi ha prescritto una mappatura dei nei almeno una volta all’anno perché sono una persona che rischia di sviluppare un melanoma. Purtroppo, però, nella mia Asl questo tipo di analisi semplicemente non è prenotabile. Non è nemmeno una questione di tempi di attesa. Non si può e basta. Per questo sono stato costretto a ricorrere alla sanità privata con un costo di oltre 100 euro. Ma chi non può permetterselo cosa deve fare?”.

Dal gruppo si opposizione precisano: “Queste sono soltanto due tra decine di segnalazioni che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane. Qui si va oltre il gravissimo problema delle attese interminabili per effettuare le analisi. Qui si parla di prestazioni negate.

Parliamo di due forme tumorali estremamente diffuse: il tumore al colon è il secondo più diffuso (49mila casi l’anno in Italia e 1.750 in Liguria) e tra i più insidiosi. Mentre per il melanoma – patologia estremamente grave – parliamo di 7mila casi l’anno e di 500 nella nostra regione. Ma c’è un elemento essenziale: entrambi questi tumori possono essere prevenuti. Scoprirli per tempo può fare la differenza, può portare alla guarigione. Insomma, il Sistema Sanitario della nostra Regione non garantisce prestazioni cui i cittadini hanno diritto. Esponendo così migliaia di donne e di uomini a un rischio mortale. E non ci sono soltanto la colonscopia e la mappatura dei nei. Parliamo anche della prevenzione del tumore alla mammella (il più diffuso tra le donne). Oppure della prevenzione cardiovascolare, di quegli esami che possono scongiurare il rischio anche mortale di essere colpiti da infarto oppure da aneurisma dell’aorta”.

Per Lista Sansa: “In queste condizioni crediamo che non si possa nemmeno più parlare di cattiva sanità. Qui viene negato ai cittadini un diritto sancito dall’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Primo, non si garantisce ai cittadini un diritto fondamentale. Secondo, si lede il principio di uguaglianza perché chi può permetterselo ricorre alla sanità privata, mentre chi non ha i mezzi deve rinunciare a esami salvavita. È una situazione al limite dell’interruzione di pubblico servizio”.

“Una situazione che consentirebbe perfino ai cittadini di chiedere i danni alle direzioni sanitarie, come sostenuto dalla giurisprudenza – si legge ancora -. Ma noi vogliamo trovare una soluzione che consenta alla gente di curarsi. Subito. E la soluzione c’è già, anche se di fatto non è accessibile. Anche perché nessun ligure viene informato al riguardo”.

“Sospendere le attività di prenotazione (fenomeno delle cosiddette liste d’attesa bloccate, agende chiuse) è una pratica vietata dalla legge finanziaria n. 266 del 23 dicembre 2005 e spetta alle Regioni vigilare sul rispetto del divieto di sospensione dell’attività di prenotazione. Sono previste sanzioni amministrative in caso di violazione – proseguono dalla Lista Sansa -. Ma c’è di più. Secondo la legge 124 del 1998, qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramuraria con pagamento del solo, eventuale, ticket. In via del tutto residuale si potrà recare presso strutture private e poi chiedere il rimborso all’azienda sanitaria. Una soluzione comunque inadeguata perché ci sono esami che costano fino a 1.000 euro per i quali non tutti possono permettersi di anticipare la spesa. Quanti di noi erano a conoscenza di questo diritto? Nessuno o quasi. E come si può praticamente esercitarlo? Nessuno o quasi lo sa.

La proposta. “Facciamo appello a tutti i partiti di maggioranza e di opposizione perché firmino la mozione che presenteremo al prossimo Consiglio Regionale – scrivono -. Chiediamo di impegnare la Regione e il sistema sanitario perché portino a conoscenza immediatamente tutti i cittadini di questo diritto con una campagna di informazione capillare.

Di più: chiediamo che, in caso di blocco delle prenotazioni oppure di tempi d’attesa che superano i termini di legge, tutti i servizi di prenotazione mettano a disposizione in modo immediatamente accessibile le soluzioni alternative:effettuazione di analisi ed esami intra moenia dietro pagamento del solo ticket, soltanto quando questo sia del tutto impossibile che si offra la possibilità di effettuarli privatamente con immediata restituzione della spesa affrontata“.

Questa non è una proposta contro Toti e la sua maggioranza. È una proposta a favore di tutti i cittadini – concludono -. Soprattutto è un tentativo di offrire a tutti i cittadini prestazioni essenziali che ogni anno in Liguria potrebbero salvare centinaia di vite“.

 

La situazione nelle altre Asl riportata da Lista Sansa: “Nelle ultime settimane abbiamo contattato medici in tutte le province liguri. Abbiamo consultato i dati forniti da Alisa“.

 

Gli esami che risultavano non prenotabili:

Asl 1: colonscopia, ecg dinamico di holter, rm encefalo s+mdc

Asl 2: angio tc aorta addominale, eco addome completo, visita gastroenterologica

Asl 3: angio tc aorta addominale, eco mammella monolaterale

 

Per altri esami sono emersi tempi di attesa tali da rendere le prestazioni praticamente inutili:

Asl 1:

visita gastroenterologica tempo di attesa 309 gg

visita urologica tempo di attesa 323 gg

mammografia bilaterale tempo di attesa 161 gg

visita urologica tempo di attesa 323 gg

 

Asl 2:

Visita dermatologica tempo di attesa 224 gg

visita ginecologica tempo di attesa 281 gg

spirometria + curva flusso volume tempo di attesa 288 gg

 

Asl 3:

Visita dermatologica tempo di attesa 288 gg

Asl 4:

Rm encefalo smdc tempo di attesa 596 gg

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