Casa e scuola. Due temi di cui si sta discutendo molto nelle ultime settimane e stanno creando non poche preoccupazioni nelle numerose comunità straniere presenti sul territorio. A farsi carico di queste istanze è il Comitato solidarietà immigrati della Spezia che in questa fase sta raccogliendo numerose segnalazioni che si tratti di un tetto sulla testa oppure di un posto in classe.
“Le segnalazioni sono davvero tante – spiegano il presidente Madiaw Ngom e la vice presidente Maria Peralta del Comitato solidarietà immigrati della Spezia -. Molti cittadini hanno il problema della casa non riuscendone ad affittarne una ad esempio e sul tema della scuola molte famiglie hanno i bambini che escono da scuola, alla solita ora, in quartieri molto distanti in città e con difficoltà per spostarsi. Senza dimenticare quelli che arrivano dai ricongiungimenti familiari per i quali il percorso è ancor più delicato. La Spezia è una città accogliente, crediamo nelle istituzioni del territorio e per questo motivo vogliamo instaurare un dialogo per creare un percorso concreto. Ci faremo accompagnare da chi ci assiste ogni giorno e busseremo a tutte le porte”.
In particolare è di queste settimane la vicenda di 15 bambini arrivati con il ricongiungimento familiare e in età della scuola dell’obbligo, che non riescono ad accedere al servizio per diversi motivi: molte scuole sono a tappo e quindi in molti sono costretti ad andare in un altro Comune. Dopo la disponibilità data dal Comune di Vezzano Ligure, il dibattito si è concretizzato tra le mura della sezione spezzina dell’Ufficio scolastico regionale che in questi giorni si attiverà con il protocollo “Beretta – Maggiordomo”.