Dall’Associazione europea delle Vie Francigene qualche dritta per una camminata sulla neve a regola d’arte. “La Via Francigena attraversa cinque Paesi e tantissimi paesaggi diversi – ricorda l’Aevf sul sito – : borghi, campagne, città, pianure, boschi e zone montane. Solitamente la si percorre a piedi o in bicicletta nelle stagioni estive, primaverili e autunnali, ma meno in inverno. I suoi tratti di montagna che attraversano le Alpi, al Passo del Gran San Bernardo, e l’Appennino al Passo della Cisa, possono sembrare i più ostici. Eppure, camminare sui sentieri innevati ha un fascino insolito tutto da scoprire, ancor più se armati di ciaspole”.
Quindi dall’associazione tre consigli essenziali per un trekking con le ciaspole caldo e sicuro:
Equipaggiamento
Scegliere delle ciaspole adatte al peso, al piede e alle condizioni esterne del tempo; utilizzare i bastoncini e indossare scarponcini da montagna caldi e impermeabili.
Vestiario
Vestirsi seguendo la regola dei tre strati: leggero vicino al corpo, caldo nel mezzo e antivento alla fine; e non dimenticare cappello, guanti e ghette da neve.
Sicurezza
Idratarsi spesso, mettere una protezione solare, rimanere il più possibile al caldo e all’asciutto, controllare le previsioni per prevedere la possibilità di valanghe e verificare le condizioni della neve prima di uscire. “Camminando sulla neve fresca – sottolineano dall’associazione – il rischio slavine può esserci: è necessario fare attenzione a scegliere percorsi e giornate adatte, farsi accompagnare da chi conosce la zona e avere un Gps sempre con sé”.
E a proposito di ciaspolate, questo fine settimana (si veda QUI) il Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, per gli spezzini che avessero voglia di una gita fuori porta ma non troppo, organizza per sabato 21 gennaio la ‘Ciaspolata della luna nera’, in notturna, con ritrovo alle 16.30 al Rifugio Lagdei, Corniglio (Pr); una ulteriore ciaspolata seguirà la mattina di domenica 22 e nelle settimane successive.