L’infortunio shock capitato nel finale del primo tempo della sfida contro il Verona lasciava presagire scenari lunghi, ma Bartlomiej Dragowski, sorprendendo tutti, è molto vicino al rientro in campo. D’altronde il portiere polacco lo aveva detto, il suo obiettivo era rientrare il prima possibile, ma quella speranza sembrava una fiducia quasi esagerata, molto distante dalla realtà. “Sessanta giorni di stop, poi il rientro graduale in campo”, la prima diagnosi dopo la lesione di alto grado del legamento peroneo astragalico e del legamento peroneo calcaneare, oltre a una parziale lesione del legamento deltoideo. Due mesi di riposo e poi il ritorno, tempi che, invece, l’ex portiere della Fiorentina ha quasi dimezzato.
Sì, perché il Drago si allena già in campo, anche se ancora parzialmente. Il portiere è l’unico della rosa di Gotti che al momento non è a disposizione, dopo una prima parte di stagione con tanti indisponibili, ma ben presto il polacco potrà tornare in campo. Non con l’Atalanta, difficilmente con il Lecce (dove potrebbe andare in panchina), ma a metà gennaio ecco che potrebbe finalmente ritrovare il rettangolo verde, con grande sorpresa anche dello staff spezzino. Dopo il mancato Mondiale, il Drago brucia i tempi e vede il traguardo, una meta a cui, in brevi tempi, probabilmente credeva solo lui.