LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
La nota

Natale: “Due anni per un esame neurologico consigliato dal medico: avrà 84 anni”

Per un'ecoaddome attesa fino a giugno 2023, per l'oculista si va a luglio. "Questa politica sanitaria sta creando una gravissima spaccatura sociale: chi può pagare, si cura; chi non può pagare deve sperare di non avere mai bisogno", accusa l'esponente democratico.

Davide Natale in consiglio regionale

A 82 anni va dal neurologo che le prescrive una visita otorinolaringoiatrica, un ecocolordoppler e una risonanza magnetica. Per la prima l’ASL5 le fissa un appuntamento a gennaio del 2023, per la seconda si va al 2025, per la terza non vi è alcuna data disponibile. E’ la denuncia portata da Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha raccolto la testimonianza di alcuni utenti della sanità pubblica. “L’ecocolordoppler che è stato prescritto alla signora è un esame per accertare eventuali malattie neurologiche. Se dovesse attendere i tempi della sanità spezzina, avrebbe la sua risposta tra oltre ventiquattro mesi, quando di anni ne avrà 84 – accusa l’esponente democratico -. Una situazione che non è degna di un Paese civile. E che purtroppo non è un caso isolato”.

“Ho parlato di recente con un signore che per un’ecografia all’addome differito, per il quale era codificato con un’attesa massima di 30 giorni, ha ricevuto appuntamento a giugno 2023 – elenca Natale -. Per un visita oculistica c’è da aspettare fino luglio del prossimo anno. Un paziente in attesa di colonscopia si è sentito rispondere che il primo slot è ad aprile del 2024. Ha soprasseduto e richiamato qualche giorno dopo: gli è stato detto che non era più possibile prenotare. Per una visita dermatologia necessaria a monitorare un neo, una di quella azioni che viene raccomandata per individuare per tempo eventuali indizi di malattie gravi, la stessa risposta: al momento alla Spezia non si può prenotare”.

“È una situazione insostenibile, una vergogna di fronte a cui il governo della Regione scrolla le spalle. Questa politica sanitaria sta creando una gravissima spaccatura sociale: chi può pagare, si cura; chi non può pagare deve sperare di non avere mai bisogno – accusa Natale -. ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’, questo dice la nostra Costituzione. Quella che invece si va affermando in Liguria è una visione della società che ripudiamo e combatteremo sempre, ancora di più in una regione con una popolazione anziana molto numerosa come la nostra”.

Più informazioni
leggi anche
Coda in Pronto soccorso
Parla gasparotti, segretario smi
I medici non ci stanno: “Pronto soccorso intasati colpa delle infinite liste d’attesa”