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Il segretario provinciale e il gruppo consiliare

Il Pd esprime solidarietà ai lavoratori saliti sulla gru per protesta: “La battaglia per i diritti deve essere quotidiana”

Forze dell'ordine e parti sociali in Via Fontevivo

“Solidarietà e vicinanza agli operai saliti sulla gru del cantiere edile di social housing di Via Fontevivo qui alla Spezia perché lasciati senza stipendio per due mesi a fronte di un contratto di lavoro trimestrale. Si faccia chiarezza sulle ragioni del mancato pagamento delle mensilità ai lavoratori: è inaccettabile che in un settore in espansione quale l’edilizia si possano verificare situazioni come questa. Seguiremo con attenzione la vicenda che, da stamani, è oggetto di approfondimenti da parte delI’Ispettorato del lavoro”. Lo afferma in una nota il segretario provinciale del Partito democratico, Iacopo Montefiori, commentando quanto accaduto questa mattina nell’area di cantiere.

Alle parole di Montefiori fanno eco i membri del gruppo consiliare spezzino del Pd: “Ancora una volta si assiste al quotidiano sfruttamento dei lavoratori più deboli sul nostro territorio. La catena degli appalti, subappalti e di lavoratori interinali, porta alla creazione di una giungla di responsabilità, che facilmente lascia il fianco all’opera di aziende senza scrupoli. Oggi sono i cantieri edili di Via Fontevivo, dove lavoratori interinali hanno dovuto effettuare una protesta plateale, arrampicandosi su una gru per ottenere parte dei loro stipendi. Ancor prima, i lavoratori della cantieristica navale sono stati coinvolti in situazioni di caporalato. La battaglia a salvaguardia dei diritti di chi opera in società che ottengono appalti sul nostro territorio, in particolare nei settori suddetti, deve essere quotidiana. Non bisogna mai abbassare la guardia, ed occorre dare appoggio a questi lavoratori che vivono nel terrore di essere lasciati a casa. Una paura – affermano i consiglieri Dem – che può pregiudicare anche la volontà di rivendicare i propri diritti. È necessario un controllo sui costi che, se portati ad eccessivi ribassi, celano l’unica possibilità di sostenibilità imprenditoriale: lo sfruttamento delle persone, sottopagate o pagate, in parte, per poche ore contrattuali, rispetto alle molte a cui sono obbligati.

Evidente come la scelta del risparmio a tutti i costi con l’economia sugli appalti che le ditte serie non accettano. Esprimiamo la vicinanza del gruppo consiliare del Pd ai lavoratori in difficoltà, di oggi e di domani. Ci impegniamo a chiedere, almeno negli appalti pubblici gestiti dal Comune, l’obbligo d’inserimento di clausole che controllino quali contratti collettivi debbano essere applicati in tutta la catena degli appalti e, inoltre, che vengano eliminati quelli che, già di per sé, indicano dei minimi salariali di sfruttamento”.

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